Bruxelles – La decisione della Turchia di scendere in campo contro i terroristi di Daesh è una scelta “benvenuta” dal gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, ma le autorità turche devono “evitare ogni azione contro il Partito Democratico del Popolo (Hdp) e alle Unità di protezione popolare (Ypg) che stanno combattendo il terrorismo di Daesh nel nord della Siria”. A chiederlo è il capogruppo S&D, Gianni Pittella, secondo cui “è molto importante tenere in vita i negoziati di pace con i curdi”.
“Negli ultimi giorni abbiamo visto un numero profondamente preoccupante di arresti di attivisti pacifici, anche attraverso l’uso delle disposizioni del disegno di legge sulla sicurezza interna, che è stato criticato dal Parlamento europeo”, ha aggiunto Richard Howitt, cordinatore dei socialisti nella commissione Affari esteri. “Riconosciamo – ha affermato – il diritto di difendersi dalle violenze del fuorilegge Partito dei lavoratori curdi (Pkk)”, ma “respingiamo con forza la criminalizzazione del dissenso espresso pacificamente da membri e simpatizzanti di determinati partiti politici con il pretesto della ‘guerra al terrorismo’”.
Per i socialisti la lotta contro Daesh deve essere “la priorità”, e gli attacchi contro i curdi “rischiano di far deragliare il processo di pace”.
Per questo, ha concluso Howitt, “chiediamo con forza al governo di tornare sulla via del dialogo e non sacrificare la stabilità a lungo termine del Paese per ottenere vantaggi politici a breve termine”, e allo stesso tempo “ci appelliamo ai leader politici delle comunità curde affinché agiscano con moderazione e responsabilità, e prendanole distanze da atti violenti”.