Roma – Nonostante le sanzioni e le controsanzioni per la questione ucraina, i rapporti ecnomici tra Russia e Unione europea mantengono un’importanza di primissimo piano per il Cremlino. È ciò che emerge da una intervista rilasciata all’emittente slovena Rtv dal primo ministro della Federazione russa Dimitri Medvedev.
Prima di tutto ha messo in chiaro che Mosca intende assicurare la stabilità nelle forniture di gas all’Ue. “Pensiamo alla costruzione di una seconda linea del gasdotto Nord Stream”, che va dalla Russia alla Germania attraverso il Mar Baltico, ha dichiarato il premier. Poi ha aggiunto che a Sud il progetto del “Turkish Stream ha preso il posto del South Stream”. Se non si avanza speditamente è solo perché si sta aspettando che Ankara definisca il nuovo assetto politico istituzionale dopo le recenti elezioni. “Non procediamo velocemente come avremmo voluto, ma non siano nemmeno in una fase di stallo”, ha spiegato Medvedev. Attraverso questo incremento della capacita distributiva, ha indicato capo della Casa Bianca moscovita (il palazzo del governo), “la sicurezza energetica dell’Europa sarà garantita”.
Il primo ministro si è spinto anche oltre, riaprendo un argomento che con le sanzioni in atto sembrava morto e sepolto: la creazione di uno spazio economico comune tra Russia e Ue. “L’Unione europea, nonostante tutto, è il nostro partner più importante”, ha dichiarato Medvedev. E per enfatizzare il concetto ha sottolineato: “L’Unione europea, non i paesi dell’Est asiatico e non quelli del Pacifico”. E’ convinto si tratti di un rapporto reciproco perché “l’Europa ha bisogno del mercato russo e la Russia della cooperazione con l’Europa”. Per questo motivo ritiene che “l’idea di uno spazio economico comune sia ancora attuale”.