Bruxelles – Uso privato di un giornale? No, solo il racconto di una vicenda banale, che può capitare a chiunque, se ha un telefono cellulare con una sim italiana (in questo caso della Tim) e vive in un altro stato dell’Unione europea. Un altro caso di “non Europa”, di mancanza di automatismi e di sistemi di comunicazione, di una necessità dei consumatori (e ora che è periodo di vacanze non solo di chi con il telefono lavora) che il Mercato Unico (e le aziende) non riescono a risolvere.
Una persona che vive a Bruxelles, il nostro direttore, ha un cellulare italiano con una carta sim di Tim. Usa questo telefono per lavorare, dunque è di estrema importanza non solo averlo ma anche salvaguardare il numero. Qualche giorno fa riceve un messaggio che lo avverte che la sua carta di credito è scaduta e che deve chiamare al più presto il numero 119 della Tim perché il suo contratto non venga cancellato. “Le tue offerte con addebito su carta di credito saranno disattivate a breve con eventuali costi per cessazione anticipata”, recitava l’sms. Lorenzo nel giro di qualche minuto chiama il 119 e gli si spiega che deve comunicare i dati sul sito www.tim.it. Lorenzo va sul sito, ma la pagina indicata non funziona, un avviso dice che c’è un problema tecnico e di riprovare più tardi. Lorenzo riprova, niente.
Dopo 24 ore di tentativi scrive un tweet a @TIM_OFFICIAL e, con cortesia, segnala il problema. Una prima risposta di Tim sembra far ben sperare
@LRobustelli ciao, facciamo controllare la situazione che ci segnali a @TIM119Giulia, ti contatterà a breve http://t.co/Ag3dSsdhQ9 #help119
— TIM Official (@TIM_Official) July 22, 2015
invece nessuno si fa vivo. Lorenzo ritorna all’attacco e parte una serie di due o tre tweet, appare anche un account @TIM119Giulia, che chiede di ricevere con messaggio riservato i dati anagrafici e il numero di telefono di Lorenzo.
https://twitter.com/TIM119Giulia/status/623786572610207744
Lorenzo mandata tutto, codice fiscale compreso, ma non accade nulla. Nuovo messaggio riservato, ma nessuna risposta. Passa un giorno e Lorenzo capisce che serve la ribalta pubblica per avere ascolto e parte un altro Tweet al quale segue la richiesta di inviare un numero di telefono alternativo. Lorenzo lo manda, ma anche questa volta nessuno si fa vivo. Dopo ore Lorenzo chiede se ci sono novità e un tweet di risposta lo invita ad andare “in un centro Tim. Buona serata”. Ma come, si dice Lorenzo e lo dice anche a Tim, io vivo a Bruxelles, lo sapete, come faccio? Niente, altra risposta elusiva “sembra che il sito funzioni, prova”. Lui prova, ma non funziona… Richiama, gli dicono di mandare i dati della carta per mail, ma non arriva nessuna conferma. Che succede ora? E’ tutto andato a buon fine? E’ tutto finito “nel mucchio”?Il suo numero sarà cancellato? Dovrà cambiare operatore e perdere anni e anni di contatti di lavoro?