Roma – La battaglia italiana per mantenere il divieto sull’utilizzo di latte in polvere per la produzione dei formaggi – la cui abolizione è stata richiesta dalla Commissione europea – prosegue a tutti i livelli istituzionali. Dopo l’annuncio fatto dal ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, anche il Senato si esprime in maniera netta contro i dettami indicati da Berlaymont. Nel corso dell’approvazione della legge europea 2014, l’Aula di Palazzo Madama ha approvato un ordine del giorno (odg) che impegna il governo a prendere ogni iniziativa necessaria, in sede Ue, per ribadire la legittimità della normativa italiana. L’odg proposto da Sel è stato accolto all’unanimità dai senatori, tutti concordi nella difesa del sistema produttivo lattiero caseario italiano.
Per Loredana De Petris, prima firmataria del documento, cedere alle pretese di Bruxelles “avrebbe come conseguenza immediata l’abbassamento della qualità dei prodotti, l’omologazione dei sapori” e introdurrebbe un fattore di “maggior rischio di frodi alimentari”. In sintesi, sarebbe “un vero danno per i cittadini e per il nostro made in Italy” conclude la senatrice”.