Bruxelles – Un rafforzamento politico dell’Unione europea, un piano di mutualizzazione dei dei debiti sovrani, e maggior impulso per gli investimenti sono le tre grandi opere che la Commissione Juncker deve realizzare nel corso di questa legislatura. A chiederlo Gianni Pittella, presidente del gruppo S&D in Parlamento europeo. Rispondendo all’intervista rilasciata dal presidente dell’esecutivo comunitario Jean-Claude Juncker a LeSoir, Pittella esorta il lussemburghese ad “un salto di qualità”, perchè “o modifichiamo il percorso attuale oppure l’Europa morirà”. Vista “la risposta farsesca” data dall’Ue sulle questioni Grecia e immigrazione, a detta di Pittella, “il presidente Juncker deve compiere un salto avanti mettendo tre questioni principali in cima all’agenda dell’Ue: una governance rafforzata delle istituzioni dell’Unione europea, un piano per la mutualizzazione dei debiti sovrani e, un più ampio programma di investimenti”.
Mutualizzazione vuol dire condivisione degli oneri, a detta di Pittella qualcosa quanto mai necessario alla luce dei recenti sviluppi politici nel territorio dell’Unione. Il modo in cui gli Stati membri hanno gestito i dossier Grecia e immigrazione “dimostra la profondità della crisi europea e dimostra la misura in cui la solidarietà europea è scomparsa” nel corso degli ultimi anni. L’Unione europea è in sostanza un’entità fredda e lontana dai cittadini, e il progetto comunitario rischia di pagare dazio se non si inverte la rotta e non si lavora a dare all’Ue altra natura e, soprattutto, altre immagine e percezione di sé. “Non possiamo immaginare l’Europa tra dieci anni se proseguiamo lungo la strada attuale”. Per questo, rimarca Pittella, oltre alle tre grandi opere già elencate Juncker “deve anche rintrodurre l’agenda sociale europea”. Si tratta del riconoscimento delle dimensioni sociali nell’unione monetaria ed economica, della lotta contro le ineguaglianze e contro il dumping sociale. Un’agenda “completamente abbandonata negli ultimi dieci anni per lasciar posto a una dittatura finanziaria”.