Bruxelles – L’Unione europea è pronta a rafforzare le relazioni con l’Armenia e spera, già “nei prossimi mesi” di potere compiere ulteriori passi verso la creazione di un regime senza visti tra il Paese e l’Unione europea. Lo ha assicurato il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk nel corso del suo viaggio a Erevan, la capitale armena, per proseguire il percorso di avvicinamento già cominciato con il summit del partenariato orientale svoltosi a Riga lo scorso 15 maggio. “L’Armenia ha deciso di non usufruire dell’offerta europea di un accordo di associazione e di un’area di libero scambio e questa è una scelta che l’Unione europea rispetta pienamente”, prende atto Tusk. Questo però non significa che non possa esserci una collaborazione. “Siamo pronti ad approfondire le nostre relazioni lavorando insieme per aprire i mercati, per fare avanzare le riforme democratiche, la crescita, l’integrazione regionale, per un migliore clima per gli investimenti e per la crescita sostenibile”, garantisce Tusk. Il presidente del Consiglio europeo ricorda anche: “Abbiamo appena completato con successo la prima fase delle discussioni su un nuovo complessivo accordo bilaterale” in cui “abbiamo identificato le aree per una futura cooperazione” e “gli Stati membri stanno già discutendo il mandato per questi negoziati”.
Tra le aree di cooperazione, spiega Tusk, l’Ue punta in particolare a “rendere più facili i viaggi tra Armenia e Unione europea”. Un versante su cui “sono stati fatti buoni progressi” ma su cui per procedere resta “condizione cruciale” che ci sia una “effettiva messa in atto” degli accordi sui visti facilitati e sui ritorni dei cittadini in situazioni irregolari già entrati in vigore a gennaio 2014. “L’obiettivo finale – spiega Tusk – è un regime senza visti” e “spero che il prossimo passo possa essere fatto già nei prossimi mesi”.
Ma come precondizione per qualsiasi avvicinamento tra Armenia e Ue, Bruxelles chiede anche che si trovi una soluzione alla situazione del Nagorno-Karabakh, la regione contesa tra Armenia e Azerbaijan, situazione che, ammette il presidente del Consiglio europeo “è causa di preoccupazione”. “La pacifica risoluzione di questo conflitto rimane una priorità per l’Unione europea”, insiste Tusk, assicurando che l’Ue sostiene i negoziati condotti dall’Osce per risolvere il conflitto. “Supportiamo i negoziati tra Armenia e Azerbaijan, anche al più alto livello, al suo livello presidente”, ha incalzato Tusk nel corso dell’incontro con il presidente armeno, Serzh Sargsyan. Fondamentale in particolare, ha chiesto, “rispettare rigorosamente il cessate il fuoco, esercitare moderazione sulle azioni e le dichiarazioni e creare un clima favorevole al progredire della risoluzione del conflitto”.