Bruxelles – “Non c’è dubbio che il debito greco vada alleggerito”. Ad affermarlo è il governatore della Bce, Mario Draghi, secondo cui “il problema è capire qual è la migliore forma per farlo all’interno del nostro impianto istituzionale”, e perciò, ha aggiunto “credo che dovremmo focalizzarci su questo nelle prossime settimane”. Nella consueta conferenza stampa al termine della riunione del Consiglio dei governatori Draghi ha affermato di essere sicuro che il 20 luglio prossimo, quando è previsto il rimborso dei bond ellenici detenuti dall’Eurotower, “saremo ripagati, così come sarà ripagato il Fondo monetario internazionale”. Parlando delle restrizioni ai prelievi e ai movimenti bancari ancora in corso in Grecia, il governatore ha ribadito che “la responsabilità di attuare o interrompere un tale provvedimento spetta al governo greco”, e ha affermato che anche se “è chiaro che il capital control deve essere tenuto in piedi il meno possibile”, se si pensa di levarlo “bisogna fare in modo di non correre il rischio della bank run, della fuga dei capitali, che colpirebbe tutti i depositi del Paese”, la maggior parte dei quali però “sono di piccola estensione”. Il governatore ha anche annunciato che la liquidità concessa alle banche greche attraverso gli Ela sarà aumentata di circa 900 milioni di euro, più o meno quanto richiesto dalla banca centrale ellenica. Questa decisione è stata motivata dal fatto che “le condizioni sono cambiate”, in seguito al voto nel parlamento ellenico, e in quelli degli altri Paesi della zona euro in cui è previsto, per la ratifica dell’accordo sul terzo programma, nonché alla decisione dell’Eurogruppo di garantire un prestito ponte.
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