Bruxelles – La Russia non deve mettere in atto il progetto di legge appena approvato che permetterebbe alle autorità di mettere al bando le Ong straniere ritenute “indesiderabili” perché così facendo violerebbe i suoi obblighi internazionali e isolerebbe ulteriormente la società civile. A chiederlo è l’Unione europea, che con un comunicato della portavoce dell’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Federica Mogherini sottolinea: “La recente richiesta del Consiglio federale all’ufficio del procuratore generale di considerare 12 Ong come indesiderabili sul territorio della Federazione russa, se messo in atto, isolerebbe ulteriormente la società civile e interromperebbe il suo legittimo lavoro”.
La legge sulle ‘Ong indesiderabili’, così come quella che impone alle organizzazioni straniere di registrarsi come “agenti stranieri”o quella che impone il limite del 20% alla proprietà di qualsiasi media da parte di entità straniere e che proibisce a cittadini stranieri di fondare nuovi media, “già stanno paralizzando la società civile e restringendo l’esercizio delle libertà fondamentali in Russia”, critica la nota. Questa nuova legge, aggiunge, “impedisce ad Ong internazionalmente riconosciute di lavorare per e con i cittadini russi e la società civile e proibisce la partecipazione dei cittadini russi alle loro attività”. Per questo “l’Ue chiede alle autorità russe di non procedere con la messa in atto della legge, che violerebbe gli obblighi internazionali della Russia con le Nazioni Uniti, il Consiglio d’Europa e l’Osce”.