Bruxelles – “Promuovere la centralità della dignità umana contro violenze e discriminazioni è una delle grandi sfide del nostro tempo”.
E’ questo il commento di Luigi Morgano, Europarlamentare del Partito democratico, a margine dell’assemblea costitutiva del Gruppo di Lavoro sulla Dignità umana martedì 14 luglio a Bruxelles, durante i lavori della prima riunione.
Il Gruppo, spiega una nota, insediatosi per la prima volta nel 2009 ad opera dall’allora Presidente del Parlamento europeo Hans-Gert Poettering, basa la sua attività sulla “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” del ‘48 e dona un quadro solido sul quale la dignità umana può essere salvaguardata e promossa nella pubblica piazza.
“C’è un bisogno essenziale di parlare di dignità umana-continua l’On. Morgano- quale elemento al di sopra degli ordinamenti giuridici e dei sistemi politici. L’importanza dei diritti umani nasce come esito di un lungo cammino contraddistinto da molteplici sofferenze e sacrifici. La maggiore lacuna della nostra società, infatti, non è la mancanza di un riconoscimento dei diritti dell’Uomo, ma l’inefficacia del riconoscimento della sua dignità. In questo percorso, il pensiero europeo, frutto dell’incontro di numerose culture non sempre vicine, rappresenta il più adatto fornirne un valido contributo”.
Il gruppo di lavoro, presieduto dall”eurodeputato olandese Bastiaan Belder (ECR) per il mandato 2014-2019, non è collegato formalmente a nessun partito politico europeo, ma si prefigge di creare una rete di parlamentari europei tra i diversi gruppi. La sua istituzione ha il compito di esplorare ulteriormente il concetto di dignità umana, con particolare attenzione al ruolo che i fattori culturali (che includono il rilevante contributo della tradizione Cristiana), hanno svolto storicamente nella nostra comprensione del genere umano.
“La promozione di questo principio all’interno delle istituzioni – conclude l’Europarlamentare bresciano che al Parlamento europeo siede tra i banchi del Gruppo Socialisti & Democratici – è un importante passo per affermare con assoluta chiarezza che il riconoscimento della dignità dell’uomo sta alla base di tutto ciò che il mondo chiama civiltà e influisce in modo netto sulla capacità della società di organizzarsi in modo politicamente virtuoso”.