Bruxelles – Qualche mese fa i partner della Grecia non volevano nemmeno sentire parlare di ristrutturazione del debito, con l’accordo raggiunto, invece, c’è un impegno preciso a discutere questo tema. Così il ministro delle Finanze greco, Euclid Tsakalotos, prova a convincere il Parlamento greco a votare il piano di riforme oggi all’esame dell’Aula di Atene. “È un accordo difficile, solo il tempo ci dirà se è sostenibile”, ammette rivolgendosi agli eurodeputati Tsakalotos, secondo quanto riportato dall’agenzia greca Ana. È vero, l’accordo “contiene misure recessive”, ma “se il problema del debito è risolto e se esiste un programma di investimenti e se la gente vede con ottimismo il fatto che la Grexit si è allontanata per sempre, può portare crescita”, sostiene il ministro delle Finanze. “Quando i negoziati saranno completati, in 3-4 settimane, vedremo e valuteremo l’accordo, sempre con rispetto della classe media che ha sofferto molto”, assicura Tsakalotos.
Ma non tutti sembrano essere così fiduciosi. Il vice ministro greco delle Finanze, Nadia Valavani, ha annunciato in una lettera indirizzata al primo ministro Tsipras, le sue dimissioni dal governo. Responsabile di questioni fiscali e privatizzazioni, il vice-ministro ha spiegato di non essere più in grado di sedere nel consiglio dei ministri: “È impossibile continuare ad appartenere al governo”, recita la sua lettera, spiegando che le misure di austerità avvieranno il Paese su un cammino letale. L’annuncio arriva a poche ore dal voto cruciale che entro oggi deve decidere se dare o meno il via libera alle riforme richieste ad Atene dall’accordo raggiunto con gli altri Paesi dell’Area euro.