Bruxelles – I Greci Indipendenti di Anel, al governo insieme a Syriza, sosterranno Alexis Tsipras e voteranno in Parlamento le riforme concordate nell’accordo raggiunto a Bruxelles. Ad annunciarlo è il ministro della Difesa e leader del partito, Panos Kammenos che, dopo l’incontro del gruppo parlamentare di Anel commenta: “Quello che è successo in Europa è un colpo di Stato, il primo ministro greco è stato ricattato fino ad accettare un testo totalmente diverso da quello che era stato concordato a livello di leader politici”. E adesso “il colpo di Stato continua in Grecia e qualcuno spera che il governo cada per portare un governo non scelto dal popolo greco”, continua Kammenos, assicurando: “Noi non permetteremo un colpo di Stato. Il governo ha il mandato del popolo greco” e per questo “i Greci indipendenti sosterranno il governo” e “voteranno in Parlamento le misure concordate alla riunione dei leader politici”.
A sostenere in Aula il pacchetto di riforme presentato da Alexis Tsipras ci sarà anche il partito di opposizione To Potami. “Non ci sono dubbi per noi. Sosteniamo il primo ministro e voteremo per quello che ha promesso ai nostri alleati”, conferma il leader della formazione politica, Stavros Theodorakis che ha anche invitato tutti i deputati ad agire responsabilmente, visto che esiste un solido blocco di 250 membri, formato dai deputati dei partiti di governo e di partiti di opposizione pro-europei che la scorsa settimana hanno votato il via libera alla proposta in Parlamento.
Ma le difficoltà per Tsipras potrebbero arrivare proprio dal fronte interno. Secondo Greek Reporter, dalla segreteria politica di Syriza in corso proprio in queste ore ad Atene, sarebbe emerso che i dissidenti all’interno del partito potrebbero essere all’incirca 30. Dissidenti che Tsipras, secondo diverse fronti, sarebbe pronto ad espellere subito dopo il voto per procedere ad un rimpasto della squadra di governo. “Inutile nasconderlo, questo accordo è un trauma per il partito, per i suoi militanti e per i compagni in generale. Nessuno di noi, sia chiaro, vuole nascondere che il pacchetto arrivato da Bruxelles è pesante”, ha ammesso in una intervista al Mattino Vassilis Moulopoulos, portavoce nazionale di Syriza, che alla domanda se il partito sia spaccato replica: “L’ha detto anche Tsipras: nessuno tra noi sa come andrà a finire, se ci saranno defezioni consistenti oppure no. Ma una cosa è sicura: il Parlamento voterà quanto è stato firmato perché ha già detto sì al piano del governo con ben 251 voti favorevoli”. Sul fatto che alcuni ministri hanno cominciato a parlare di dimissioni, il portavoce di Syriza afferma: “Potrebbe accadere qualora non accettassero l’accordo ma al momento non vedo un tale scenario”.