Bruxelles – All’uscita dell’Eurosummit, dopo una nottata di negoziati durissimi, Alexis Tsipras non lo nasconde: quello che riporta ad Atene è “un accordo difficile”, fatto di misure che “avranno necessariamente un effetto recessivo”. Ma nel pacchetto non c’è solo questo: “Siamo riusciti ad evitare il trasferimento di asset pubblici all’estero, abbiamo evitato l’asfissia finanziaria, secondo un piano che era stato disegnato fin nei minimi dettagli e che stava cominciando ad essere implementato. Alla fine, siamo riusciti ad ottenere una ristrutturazione del debito e ad assicurarci un finanziamento a medio termine”, elenca i punti positivi il premier greco.
“La decisione di oggi tiene la Grecia in condizioni di stabilità finanziaria, ma allo stesso tempo sappiamo già che la sua implementazione sarà difficile”, ammette Tsipras. Le misure, spiega lasciando l’Eurosummit, “sono quelle votate dal Parlamento e avranno necessariamente un effetto recessivo, comunque io credo che il pacchetto di crescita da 35 miliardi, la ristrutturazione del debito e il finanziamento assicurato per i prossimi tre anni convinceranno i mercati e gli investitori che la Grexit appartiene al passato, permettendo quindi la creazione di un’ondata di investimenti che controbilancerà gli effetti recessivi”. Certo, di sacrifici da fare per il popolo greco ce ne saranno ma “ il fardello – promette Tsipras – sarà distribuito sulla base della giustizia sociale, e non sarà solo sulle spalle di quelli che hanno pagato tutte le volte ma su quelle di chi è riuscito a ‘scappare’ tutte le volte, a volte con la protezione dei precedenti governi”.
Ora inizia un lavoro duro anche in Patria: “Tanto duramente quanto ci siamo battuti per chiedere la migliore soluzione possibile in Europa, così dobbiamo batterci per cambiare lo status quo dentro il Paese”, sottolinea il premier, secondo cui “la Grecia ha bisogno di profonde riforme in favore dei poteri sociali e contro l’oligarchia che l’ha portata qui”. Tsipras comunque è convinto di non avere perso l’appoggio popolare: “La grande maggioranza del popolo greco sosterrà lo sforzo per tornare alla crescita, perché riconosce che abbiamo combattuto una giusta battaglia fino alla fine, negoziando duramente tutta la notte”.
Secondo Tsipras la Grecia insomma non ha perso: “Ha vinto la sovranità popolare, il messaggio di democrazia e dignità è stato mandato all’Europa e al mondo intero”, dichiara, sottolineando anche che questa decisione “evita l’implementazione di piani più estremi dai circoli più estremamente conservatori d’Europa”. Insomma “sappiamo che sarà difficile, ma abbiamo spianato la strada per cambiamenti necessari nell’intera Europa”, è convinto il premier greco, che assicura: “La Grecia continuerà a lottare per riguadagnare la perduta sovranità nazionale” e la battaglia “molto dura” combattuta fino ad ora “sarà giustificata alla fine”.