Città del Lussemburgo – Da Atene deve arrivare una proposta credibile per risolvere lo stallo dei negoziati, ma altrettanto devono fare i creditori perché la soluzione sia vincente per tutte le parti. L’ammonimento viene dal presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, durante il suo discorso di inaugurazione della presidenza semestrale lussemburghese a Città del Lussemburgo.
Dopo aver citato il lavoro dell’unione sul fronte immigrazione, Tusk afferma che “la Grecia resta la nostra sfida più immediata. Mancano solo tre giorni al prossimo summit, e noi restiamo pronti a fare qualsiasi cosa sia necessaria per assicurare la stabilità finanziaria dell’Area euro”. Il presidente del Consiglio ribadisce che “aspettiamo entro oggi proposte che siano generali e specifiche, poi toccherà alle istituzioni e all’Euro Group di esprimersi”:
Tusk rivela di aver parlato questa mattina con il premier greco Alexis Tsipras. “Spero che oggi riceveremo concrete e realistiche proposte di riforma da Atene. Se succederà – ammonisce – avremo bisogno anche di una proposta parallela dai creditori”. Ha insistito Tusk che “Una proposta realistica dalla Grecia dovrà incontrare un’ugualmente realistica proposta sulla sostenibilità del debito da parte dei creditori. Solo così – spiega – avremo una situazione win-win, altrimenti continueremo la danza letargica che abbiamo ballato nei sei mesi passati”.
Il presidente del Consiglio europeo conclude “sottolineando che offrire aiuto alla Grecia, specialmente nel contesto del debito, non può essere una giustificazione della filosofia economica sbagliata che è la principale fonte della crisi. Dunque ritengo che l’assistenza europea alla Grecia dovrebbe essere accompagnata da un antico detto latino, ‘Magnum vectigal est parsimonia’ (il maggior capitale è la parsimonia, ndr)”.