Strasburgo – Il Parlamento europeo ha approvato oggi a larghissima maggioranza la creazione di un meccanismo di riserva per risolvere il problema delle quote di CO2 in eccesso sul mercato. Il nuovo meccanismo consentirà alla Commissione di intervenire nel mercato delle aste per ritirare o reinserire quote in casi di eccedenza o scarsità.
“Le nuove regole avranno un impatto notevole sull’industria, soprattutto quella energivora”, ha dichiarato Antonio Tajani, relatore sulla proposta per la commissione Industria del Parlamento europeo. “Per questo motivo, con il fine di bilanciare questi costi aggiuntivi, abbiamo introdotto alcune importanti garanzie per l’industria”, ha spiegato Tajani. “Tra queste”, ha continuato il primo Vicepresidente del Parlamento europeo, “disposizioni sul carbon leakage e la creazione di un fondo per l’innovazione, a cui destinare 50 milioni di quote di CO2”.
“Auspico che la Commissione europea tenga conto dell’equilibrio raggiunto con questo accordo tra politica industriale e politica climatica, in vista della riforma del sistema ETS”. Secondo l’ex Commissario all’industria: “È sicuramente importante che l’UE riduca le emissioni di gas a effetto serra del 40% entro il 2030”. “Non dimentichiamoci, però”, avverte Tajani, “che l’UE ha anche altri obiettivi importanti”. “Su tutti quello che il manifatturiero generi almeno il 20% del Pil europeo entro il 2020”, ha concluso Tajani. “Senza industria non c`è lavoro.”