Bruxelles – Migliorare pace e sicurezza, integrazione economica, commercio e sviluppo sostenibile nei Paesi dell’Africa occidentale. Con questi obiettivi, la Commissione europea ha dato il via libera a un nuovo finanziamento da 1,15 miliardi di euro a favore di 16 Paesi della regione: Benin, Burkina Faso, Cape Verde, Costa d’Avorio, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea-Bissau, Liberia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Senegal, Sierra Leone e Togo. La somma,che coprirà programmi da qui al 2020, equivale a più del doppio di quella messa a disposizione dall’Ue per il periodo 2008-2013 (595 milioni di euro).
Il programma mira ad aumentare l’integrazione tra i Paesi della regione, che “già adesso sta portando frutti impressionanti”, fa notare il commissario alla Cooperazione, Neven Mimica. Il nuovo finanziamento, assicura, sarà “il punto di partenza ambizioso per preparare nuovi e concreti progetti che porteranno benefici alla regione e ai suoi Paesi”. L’accordo è stato sottoscritto da Mimica e dai presidenti della Communita Economica degli stati Africani occidentali (ECOWAS) e dell’Unione Economica e Monetaria dell’Africa occidentale (UEMOA).
Il programma affronterà le sfide della regione, concentrandosi su tre aree di cooperazione. La prima riguarda pace, sicurezza, e stabilita regionale. Saranno sostenuti anche l’integrazione economica e il commercio regionale, per rinforzare il traffico, il settore privato, l’integrazione regionale e le infrastrutture. Infine il finanziamento andrà a beneficio dello sviluppo sostenibile, delle risorse naturali e della biodiversità, a sostegno della capacità di recupero, della sicurezza del cibo, dell’alimentazione, della protezione ambientale, della biodiversità e del cambiamento climatico.