Quando è stato indetto il referendum?
Venerdì 26 giugno a sorpresa il Governo Tsipras ha chiesto al Parlamento di autorizzare lo svolgimento di una consultazione popolare. L’emiciclo ha approvato la richiesta con 179 voti favorevoli e 120 contrari (la maggioranza richiesta era di 151). A votare ‘sì’, oltre a Syriza e il suo alleato di governo Anel, sono stati il partito neonazista Alba Dorata. Contrari il partito di centrodestra dell’ex premier Antonis Samaras, i socialisti del Pasok, To Potami e i comunisti del Kke.
Su cosa si vota?
I greci sono chiamati a esprimersi sulla proposta presentata dalle istituzioni creditrici il 25 giugno, prima che il Governo decidesse di abbandonare il tavolo dei negoziati e che il programma di aiuti scadesse con il mancato rimborso di 1,6 miliardi di euro al Fondo monetario internazionale.
Cosa c’è scritto sulla scheda?
Il piano proposto dalla Commissione Europea, dalla Banca Centrale Europea e dal Fondo Monetario Internazionale all’Eurogruppo del 25 giugno 2015, deve essere accettato?
Il primo documento si intitola “Riforme per la concorrenza dell’attuale programma e oltre lo stesso” e il secondo “Analisi preliminare della sostenibilità del debito”.
NON ACCETTO – NO
ACCETTO – SI
È stata molto criticata la scelta del Governo di indicare la casella del “no” (appoggiata dall’esecutivo) sopra quella del “sì”, al contrario di quanto avviene normalmente in altri Paesi.
Quando si vota?
I seggi resteranno aperti dalle 7 alle 19 di domenica 5 luglio.
Quanti cittadini possono votare?
Secondo i dati forniti dal ministro dell’Interno ellenico, Nikos Vaustis, gli aventi diritto sono circa 10 milioni e mezzo di persone.
Quante persone devono votare perché sia valido?
Il quorum fissato per il referendum è il 40% degli aventi diritto. Durante la tornata elettorale di gennaio, che ha segnato la vittoria di Alexis Tsipras, l’affluenza era stata del 64%.
Dove si vota?
In tutto il Paese sono stati aperti 19 mila seggi. Non sarà possibile votare per corrispondenza ma solo presso i seggi elettorali in cui si è iscritti. Si tratta di un fattore da non sottovalutare considerando che da una settimana il Governo ha imposto la chiusura delle banche e il tetto di 60 euro per tutti i prelievi ai bancomat, rendendo così più difficili i più costosi spostamenti su lunghe tratte.
Quanto costa il referendum?
Governo e opposizioni sono divisi anche su questo. Secondo l’esecutivo, il referendum costerà circa 20 milioni di euro, secondo le opposizioni, invece, il budget potrebbe arrivare fino a 120 milioni.
Quando si è svolto l’ultimo referendum in Grecia?
L’ultima consultazione popolare ellenica ha avuto luogo nel 1974, quando il 69,2% della popolazione votò contro il ritorno della monarchia dopo la caduta del regime dei colonnelli.
Quando si saprà il risultato?
I primi exit polls dovrebbero uscire già alle 19, pochi istanti dopo la chiusura dei seggi. Il ministero dell’Interno ha dichiarato che già dopo qualche ora sarà resa nota una proiezione attendibile dei risultati.
Cosa dicono i sondaggi?
I pareri sono molto discordanti e nei giorni scorsi si è verificato anche un piccolo giallo. Il sondaggio di Kappa Research, uno dei primi a essere diffusi dopo l’annuncio del referendum, dava i “sì” al 47,2%, i “no” al 33% e gli indecisi al 18,4%. Secondo un sondaggio commissionato da Bloomberg, i “no” sarebbero al 43% e i “sì” al 42,5%, ma il margine d’errore considerato è del 3%. Un altro sondaggio commissionato dal quotidiano greco Ethnos dà i “sì” in vantaggio al 44,8%, i “no” al 43,4% e gli indecisi all’11,8%.
Difficile orientarsi fra questi dati altalenanti. Al momento, l’unica certezza è che la rilevazione diffusa negli ultimi giorni e attribuita alla società Gpo (Greek public opinion), che dava i “sì” al 47,1% e i “no” al 43,2% è falsa, come dichiarato dalla stessa società in una nota.