Bruxelles – Alexis Tsipras torna in tv nell’ultimo giorno utile prima che il popolo sia chiamato alle urne e lo fa per ribadire che il referendum di domenica non riguarda la permanenza o meno della Grecia nella zona euro. In un discorso alla nazione durato una decina di minuti, il premier greco si è rivolto nuovamente ai suoi concittadini chiedendo loro di mettere a tacere “le discussioni catastrofistiche senza fondamento” di chi vorrebbe spaventarli e ha chiesto loro di dire ‘no’ “agli ultimatum, ai ricatti e alla paura”. L’invito è di “andare ai seggi tranquillamente” per fare la propria scelta “pensando agli argomenti e non agli slogan”.
La rinegoziazione del debito greco resta una priorità per Tsipras, che almeno su questo ora può contare anche su un nuovo e decisamente insolito alleato: il Fondo monetario internazionale. Ieri l’Fmi ha reso noto un rapporto sulla sostenibilità del debito di Atene che, ha affermato il premier, “non è mai stato condiviso con le istituzioni durante i cinque mesi di negoziati”. “Se il pacchetto di riforme preso in considerazione sarà ulteriormente indebolito – riporta il documento datato 26 giugno, giorno in cui Atene ha deciso d’abbandonare il tavolo dei negoziati – in particolare attraverso l’ennesimo abbassamento degli obiettivi di surplus primario e riforme strutturali ancora più fiacche, diventerà necessario un taglio del debito”. Il rapporto “è una grande giustificazione per il governo greco – ha sostenuto Tsipras – poiché conferma l’ovvio: che il debito greco non è sostenibile”.
Riguardo alla posta in gioco con il referendum di domenica, che Eunews seguirà in diretta da Atene, il primo ministro ellenico ha ribadito che la domanda non riguarda l’uscita o meno della Grecia dall’euro, ma se consentire “la lenta morte dell’economia” ellenica cedendo a “condizioni da ricatto”. “Un ‘no’ significherà dare più potere negoziale” ad Atene, ha concluso Tsipras. Parole simili a quelle del premier sono state pronunciate ieri anche dal presidente della Repubblica greco, Prokopis Pavlopoulos, che ricevendo la presidente dell’Associazione delle banche elleniche, Louka Katseli, ha ribadito che il percorso del Paese in Europa e nella zona euro è una “via nazionale a senso unico”. Dal canto suo, Katseli ha assicurato che le banche faranno “del loro meglio per rispondere ai bisogni dei loro clienti, all’interno delle limitazioni imposte dal controllo dei capitali”. “Le cose stanno andando avanti regolarmente, c’è liquidità – ha aggiunto – e sono certa e ottimista che ce la caveremo se resteremo uniti e affronteremo insieme le difficoltà”.
Oggi (Venerdì) Katseli ha specificato che le banche elleniche dispongono di un “cuscino di liquidità” da un miliardo di euro che consentirà loro di arrivare fino a lunedì, “poi i fondi dipenderanno dalle decisioni della Banca centrale europea”.