Bruxelles – Se il vostro sogno è sempre stato farvi scattare una foto davanti al Colosseo o in cima alla Tour Eiffel di Parigi è meglio che vi sbrighiate. Presto catturare immagini dei monumenti d’Europa e condividerle liberamente potrebbe diventare illegale. Ad aprire la strada ad una revisione in senso restrittivo del cosiddetto “diritto di panorama” è il report del Parlamento europeo sulla riforma della direttiva comunitaria sul Copyright, che sarà votata dall’Aula del Parlamento europeo la prossima settimana a Strasburgo.
Il testo è stato affidato alla deputata Julia Reda, eurodeputata tedesca del partito pirata, secondo la quale questa libertà dovrebbe essere garantita in tutta Europa nel modo più ampio. La commissione per gli Affari giuridici, però, ha approvato un emendamento al testo che va esattamente nella direzione opposta. Secondo la modifica, proposta dal liberale Jean-Marie Cavada, “l’uso commerciale delle fotografie, del materiale video o altre immagini delle opere che sono posizionate in modo permanente in luoghi pubblici fisici deve essere sempre soggetto ad autorizzazione preventiva dell’autore o dell’intermediario che agisce per loro conto”. Insomma anche per condividere la foto di un monumento su un social network (ambito difficile da non considerare come commerciale) potrebbe essere necessario chiedere un’autorizzazione. Per non parlare delle difficoltà che incontrerebbero siti come Wikipedia o Flickr.
Il rischio non è passato affatto inosservato e su internet è già partita una campagna di protesta per chiedere che il diritto di panorama sia mantenuto. A guidarla l’enciclopedia online Wikipedia che fa uso, nelle sue pagine, di centinaia di foto di edifici e monumenti pubblici che rischierebbero di diventare illegali. Oltre ad un vero appello alla mobilitazione, con cui Wikipedia chiede a tutti gli utenti di contattare un membro del Parlamento europeo per sostenere la causa, l’enciclopedia online ha simbolicamente oscurato i monumenti presenti in diverse fotografie sul sito, per mostrare quanto la proposta sia inaccettabile. Online è anche partita una petizione che ha superato, in pochi giorni, le 200 mila sottoscrizioni.
Attualmente le regole in fatto di libertà di panorama variano da Paese a Paese. Si va dalla completa libertà in Stati come Germania, Spagna e Portogallo, dove si possono pubblicare foto che ritraggono monumenti senza chiedere alcun permesso, ad altri Stati, come Belgio, Lussemburgo e Italia, dove i monumenti sono protetti da leggi che ne vietano lo sfruttamento commerciale. Curioso il caso della Tour Eiffel che normalmente si può immortalare, ma non di notte quando sono in corso giochi di luce che possono essere considerati come un’opera d’arte soggetta a copyright.
Bisogna ricordare che non si tratta di un dossier legislativo, ma solo di uno studio di indirizzo per spingere la Commissione a modificare le attuali regole sulle proprietà intellettuali risalenti al 2001, ovvero a molto prima dell’esplosione dei social network come YouTube, Facebook e Twitter. Insomma anche un voto a favore di una limitazione del diritto di panorama non comporterebbe conseguenze immediate. Certo si tratterebbe di un segnale da non sottovalutare e la battaglia in Parlamento si preannuncia accesa.