Roma – Il presidente statunitense Barack Obama segue con interesse l’evoluzione della crisi ellenica. In una telefonata con il premier Matteo Renzi, secondo quanto riferisce la Casa Bianca, i due hanno “convenuto sull’importanza che tutte le parti lavorino per riportare la Grecia su una strada di riforme e finanziamenti, che conduca alla crescita e alla sostenibilità del debito all’interno dell’Eurozona”.
Sulle trattative tra il governo guidato da Alexis Tsipras e i creditori – attualmente in stand-by fino al referendum di domenica, come deciso ieri dall’Eurogruppo – interviene anche il presideente della Repubblica Sergio Mattarella, auspicando “che la Grecia possa trovare rapidamente un’equilibrata intesa per riavviare un percorso di stabilità e crescita nell’alveo dell’Unione europea, cui Atene appartiene”.
Nel telegramma inviato all’assemblea annuale dall’Ania, l’associazione delle compagnie di assicurazione, l’inquilino del Colle appare però più preoccupato a tranquillizzare i mercati per evitare al Paese i contraccolpi dell’incertezza cui stiamo assistendo. Sottolinea infatti che “l’Italia si trova in una posizione solida, con un’iniziale fase di ripresa dopo una lunga crisi” economica, e chiede “uno sforzo corale” per proseguire nel percorso, “aumentando la competitività e creando occupazione di qualità”.
Senza citare direttamente la Grecia, dice la sua anche il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il quale ieri, in una informativa alla Camera che ha preceduto la riunione dell’Eurogruppo, si era mostrato possibilista su un nuovo programma di sostegno ad Atene. Intervenendo a un convegno di intesa San Paolo a Milano, il ministro afferma di “rimanere fortemente ottimista sul futuro dell’Europa e dell’Italia, al di là delle vicende immediate che possono destare preoccupazione”.
Il titolare di Via XX Settembre parla poi più in generale della situazione economica, europea e nazionale, e sembra sdoganare “l’austerità che è un falso problema”. E’ convinto che “la domanda vera” sia “come si faccia in pratica ad accelerare la crescita e la creazione di posti di lavoro”. La risposta è scontata: “La ripresa passa necessariamente da maggiori investimenti”. Meno scontata, secondo Padoan, è la strada da seguire per stimolarli. “Come riuscirci è un tema complesso”, indica, ma appare certo che siano le riforme a poter giocare un ruolo chiave e “far fare alle imprese un salto in avanti dopo la crisi”.