Mancano 16 mesi alle elezioni presidenziali americane e sette mesi alle primarie per la scelta dei due candidati. In campo democratico la strada sembra spianata per Hillary Clinton mentre in quello repubblicano per ora regna la massima confusione. Un bel vantaggio, forse arrivato troppo presto, che va massimizzato. Gli spin doctor sono al lavoro, 24/7 come suol dirsi. Fino a che quella della ex first lady è l’unica faccia sicura, mentre quella del rivale è nascosta da un grosso punto interrogativo, bisogna puntare su quello e massimizzare. Nessuno sulla stampa americana lo scrive apertamente, ma la trovata del Segretario al Tesoro Usa Jack Lew di annunciare che la banconota da 10 dollari a partire dal 2020 per la prima volta nella storia avrà il volto di una donna sembra uscita dalla testa di un genio del marketing.
Quale donna? Non si sa. La scelta è affidata alla gente. Si possono suggerire i nomi sul sito del Tesoro, sui social, c’è perfino una app, e alla fine, non si sa quando, uscirà il nome della vincitrice che tra cinque anni potrà prendere sulla banconota da 10 il posto del primo segretario al Tesoro della storia americana, attuale titolare dell’effige, Alexander Hamilton. I 10 dollari con la testa di donna sono già un tormentone, se ne parla molto più della crisi greca, è sceso in campo persino l’ex presidente della Federal Reserve Ben Bernanke per chiedere che Hamilton non venga sacrificato e che la testa femminile finisca sulla banconota da 20 dollari al posto di quella del presidente Andrew Jackson, eroe della guerra del 1812 contro gli inglesi.
Un rapido sguardo alla carriera di Lew fa aumentare i sospetti che sia una trovata di marketing politico. Il primo incarico importante del Segretario al Tesoro probabilmente meno noto al pubblico e meno influente su Wall Street dell’intera storia americana risale al 1993, quando viene nominato Special Assistant to the President. Assistente speciale del presidente, al tempo Bill Clinton appena arrivato alla Casa Bianca. E di cosa si occupa in particolare Lew? Della Riforma Sanitaria, fortissimamente voluta dalla first lady Hillary che non a caso presiede la task force che deve attuarla. Non se ne farà nulla, bisognerà aspettare Obama quasi 20 anni dopo, ma il team Lew-Hillary evidentemente funziona, se l’ex first lady, diventata nel 2009 Segretario di Stato dell’amministrazione Obama, se lo porta dietro come vice per quattro anni.
Dopo il primo mandato di Obama Hillary deve farsi da parte, ma Lew diventa appunto Segretario al Tesoro al posto di Timothy Geithner. Per tre anni e mezzo è l’esponente meno visibile dell’intera amministrazione, del tutto assente dai dibattiti sui grandi temi, dalla ripresa economica alla crisi del debito europeo. Poi la trovata del biglietto da 10 dollari per la prima volta ornato da un volto femminile lo spedisce in prima pagina e sui talk show televisivi. I risultati del sondaggio non sono ovviamente noti, non si sa neanche se sia iniziato, tanto mancano 5 anni al 2020. Ma se si mette su Google “Hillary 10 dollars bill”, e si clicca su immagini, vengono subito fuori i bigliettoni verdi con la Clinton al posto di Hamilton. Oggi siamo al 2015 e nessuna donna è mai diventata presidente degli Stati Uniti. Ma nel 2020 potrebbe esserci stata la prima volta. E quale spot migliore per le primarie prima e per le elezioni poi di un bel bigliettone, simbolo del sogno americano, con la sua faccia che anticipa lo storico evento?
Se fossimo in Italia tutti griderebbero al trucco e allo scandalo, ricordando la ritrita battuta secondo cui a pensar male si fa peccato ma s’indovina. Ma siamo in America. E c’è da giurare che guru e spin doctor di chi non ama la Clinton (ce ne sono forse più tra i democratici che tra i repubblicani) stanno perdendo il sonno per capire come trasformare il bigliettone da 10 in un boomerang per abbattere la Clinton. Al marketing si risponde con il marketing, non si grida al fuorigioco che non c’è, ma si prepara il contropiede.