RENZI: OTTIMISTA CHE L’ITALIA POSSA RIUSCIRE A FARE SENTIRE LA SUA VOCE – “Se saremo soddisfatti o meno lo vedremo alla fine” ma “sono ottimista che l’Italia possa riuscire a fare sentire la sua voce”. È positivo l’atteggiamento con cui il premier italiano, Matteo Renzi, entra al vertice europeo dei capi di Stato e di governo che si occuperà anche di immigrazione. Intanto un risultato è già stato raggiunto e cioè che “questo tema non è più solo dell’Italia o del Mediterraneo ma riguarda tutta l’Europa”, dice Renzi. Oggi “si tratta di capire come si conclude l’accordo tra Paesi membri”, ma “per l’Italia e gli italiani il lavoro non è in questo palazzo ma nella gestione a casa nostra”, continua il premier. Qualcuno, attacca anche Matteo Renzi, quando guarda al tema immigrazione “pensa sempre alla campagna elettorale, a me interessa difendere l’Italia e gli italiani indifferentemente dal colore politico”.
MERKEL: TROPPE TENSIONI TRA STATI, SERVE SOLIDARIETA’ – “Ci sono notevoli tensioni tra gli Stati membri e questo non possiamo permettercelo”, anzi, “serve più solidarietà e combattere le radici” della fuga dei migranti dai loro Paesi d’origine. Così la cancelliera tedesca Angela Merkel al suo arrivo al vertice Ue. “La proposta della Commissione Ue”, ha sottolineato, “va nella giusta direzione”.
MOGHERINI: “ACCOGLIENZA INTERNA SIA COERENTE CON AZIONE ESTERNA” – “Credo che oggi i capi di Stato e di governo dovranno essere coerenti e consistenti per quanto riguarda la parte interna delle nostre politiche di accoglienza” quanto lo sono stati sul versante esterno. Lo sottolinea l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, Federica Mogherini entranto al Consiglio europeo. “Credo che sia molto importante che oggi il Consiglio riconosca il lavoro che è stato fatto in questi mesi sul versante esterno”, dice Mogherini ricordando “l’operazione che è stata lanciata a tempo record di due mesi” contro gli scafisti in Libia. Ora tocca ai capi di Stato agire sul versante interno, sprona Mogherini, perché “la parte interna delle nostre politiche di accoglienza rafforza la nostra credibilità quando andiamo a parlare con i nostri interlocutori in Africa o nel mondo arabo per condividere la gestione di questi flussi”. Se oggi la discussione “andrà come spero che vada”, conclude Mogherini “nob sarà una soluzione non perfetta ma comunque rivoluzionaria nell’accogliere un principio di solidarietà che fino a qualche settimana fa non era sul tavolo”.
HOLLANDE: OGNI PAESE DEVE PRENDERE I SUOI IMPEGNI – “Noi vogliamo che ogni Paese prenda i suoi impegni”, così il presidente francese, François Hollande interviene sul tema dell’immigraizone entrando al Consiglio europeo. La Francia, che pure è contraria all’introduzione di quote vincolanti, chiede l’impegno di tutti per “fare fronte a un grave problema che non sparirà da un giorno all’altro”. I temi che devono andare di pari passo, ricorda Hollande, non due: “solidarietà ma al tempo stesso responsabilità”. E cioè bisogna certamente “accogliere”, ma anche “registrare” i migranti. Un richiamo ai Paesi che, come l’Italia, non sempre prendono le impronte dei migranti lasciandoli liberi di spostarsi verso altri Paesi Ue.
CAMERON: SERVE UN APPROCCIO ONNICOMPRENSIVO E COORDINATO – L’immigrazione è un “problema vitale” per l’Unione europea. Così il premier britannico David Cameron si è rivolto ai giornalisti arrivando a Bruxelles. “Abbiamo bisogno di un approccio onnicomprensivo e coordinato, e il Regno Unito giocherà il suo ruolo – ha continuato Cameron – Già oggi è la Royal navy che va a prendere le persone nel Mediterraneo e l’aiuto britannico sta facendo moltissimo per stabilizzare i Paesi africani. Ma possiamo fare molto e stiamo portando la nostra esperienza laggiù per avere tolleranza zero verso le bande criminali che fanno muovere illegalmente le persone in Africa facendole poi arrivare in Europa. Oggi mi aspetto di discutere cosa può fare di più la Gran Bretagna per aiutare in questa crisi”.
TUSK: NON C’È CONSENSO DEGLI STATI SU QUOTE OBBLIGATORIE – “Non c’è consenso degli Stati membri su quote obbligatorie” per la redistriuzione dei migranti. Allo stesso tempo, però, “un meccanismo volontario è credibile solo con impegni precisi e vincolanti entro la fine di luglio”. Lo ha twittato il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk a pochi minuti dall’inizio del Consiglio europeo che si troverà a discutere anche di un meccanismo europeo per trasferire 40 mila migranti da Italia e Grecia verso gli altri Paesi Ue.
No consensus among MS on mandatory quotas migrants. Voluntary mechanism only credible with precise & significant pledges by end July. #EUCO
— Charles Michel (@eucopresident) June 25, 2015