Bruxelles – Quarantamila migranti saranno redistribuiti da Italia e Grecia verso altri Paesi dell’Ue, ma gli Stati dovranno decidere come fare questa suddivisione.
Secondo le anticipazioni pubblicate dal sito de La Stampa questo è l’accordo che, sulla linea delle decisioni dei ministri degli Interni prese a Lussemburgo, hanno raggiunto i Ventotto e che sarà, più o meno, il testo delle conclusioni che i capi di Stato e di governo approveranno al summit di giovedì e venerdì prossimi.
Il termine “quote” non c’è, e non c’è mai stato, ma sparisce anche ogni riferimento alla “obbligatorietà”. Insomma, La strada è quella della spartizione “volontaria ma vincolante”. Un po’ un pasticcio, che andrà chiarito. La bozza diffusa da La Stampa scrive che il vertice approverà “la redistribuzione per due anni da Italia e Grecia verso gli altri stati membri di 40 mila persone che abbiano evidente bisogno di protezione temporanea”. Però è ancora necessaria “la rapida adozione di una decisione che istituisca il meccanismo temporaneo ed eccezionale” proposto dalla Commissione europea che prevede che “tutti gli Stati membri concorderanno, entro la fine del mese di luglio, sulla distribuzione di queste persone”. Dunque un paletto temporale, tutto affidato ai governi e non più alla Commissione, almeno c’è.
Non c’è nessuna previsione però su quanto accadrà in futuro, questi quarantamila potrebbero dunque essere una una tantum che non è affatto detto si ripeterà. Però, se funzionerà, sarà un precedente significativo. Il testo chiede anche “la creazione di zone di frontiera e servizi strutturati negli stati in prima linea” gestite con l’aiuto di tutti i governi, dell’ufficio per l’Asilo, di Frontex e Europol in modo che si possa “garantire la rapida identificazione, la registrazione e la presa delle impronte digitali dei migranti”, procedure sulle quali Italia e Grecia sono in notevole ritardo.
Infine il Consiglio decide “la fornitura immediata di assistenza finanziaria rafforzata” a Italia e Grecia per “contribuire ad alleviare i costi per la ricezione e il trattamento delle domande di protezione temporanea”. Inoltre i Ventotto dovranno anche accogliere “il principio secondo cui tutti gli Stati membri parteciperanno al reinsediamento di 20.000 sfollati in evidente bisogno di protezione internazionale”, ma anche per questi saranno i governi e non la Commissione, a decidere come.
Il varo definitivo, con i numeri dell’accoglienza, potrebbe arrivare dalla riunione dei ministri degli Interni Ue in programma a Lussemburgo il 9 luglio, con effetto a partire dal 15 aprile scorso.