Roma – E’ ancora una volta l’Expo di Milano “la vetrina del dibattito politico internazionale”, sottolinea il presidente del Consiglio Matteo Renzi accogliendo la visita ufficiale del presidente francese Francois Hollande, che arriva dopo quelle di Vladimir Putin e di David Cameron. Immigrazione e crisi greca gli argomenti al centro del dialogo.
Sul primo versante, si sono smorzate le polemiche dopo le tensioni per la situazione al confine di Ventimiglia e l’Italia ha registrato l’apertura francese su una condivisione delle responsabilità a livello europeo. Per Hollande “non ha senso parlare di quote” per la redistribuzione dei migranti, ma bisogna “trovare nuove formule” ed “è evidente che ogni Paese europeo dovrà sottoscrivere un impegno”.
Ciò che preme all’Eliseo è distinguere tra i richiedenti asilo e i migranti in cerca di lavoro. In entrambi i casi, la gestione “non può essere lasciata solo all’Italia”, afferma il primo cittadino di Francia. Tuttavia, se per i rifugiati si mostra disponibile a parlare di accoglienza condivisa, chiede all’Italia un impegno scrupoloso per l’identificazione di chi sbarca sulle nostre coste, perché i migranti economici vanno separati dai richiedenti asilo per essere rimpatriati. In ogni caso, anche rimandare indietro chi viene a cercare fortuna in Europa, secondo Hollande, è una operazione alla quale devono contribuire anche gli altri Stati membri.
Tornando sull’idea del ‘piano B’ del governo per l’immigrazione, Renzi non esclude del tutto l’ipotesi. “Non dipende da me” se adottarlo o meno, spiega il premier a una giornalista francese che lo interroga sull’argomento. Toccherà al Consiglio europeo decidere se affrontare la questione dei flussi migratori insieme e con “una strategia ampia”. Il nostro Paese “è in grado di fare da sé”, conferma l’inquilino di palazzo Chigi. Una ipotesi che Hollande vuole però scongiurare, perché, sostiene, “se l’Italia affrontasse da sola il problema e decidesse di far passare i migranti verso gli altri Stati europei, la questione non sarebbe risolta”. Per questo, secondo il capo dell’Eliseo, “dobbiamo tutti aiutare l’Italia per auto aiutarci”.
Riguardo al negoziato sul debito greco – argomento della riunione straordinaria dell’Eurogruppo di domani, alla quale seguirà il vertice dei capi di Stato e di governo dell’Eurozona – entrambi i leader hanno espresso l’auspicio che il summit a cui parteciperanno tra ventiquattro ore sia quello risolutivo, garantendo il loro impegno perché sio trovi un accordo. Intesa che secondo Renzi dovrà essere “del tipo win win”, dove cioè vincono tutti, perché riconosce che “ai greci sono stati già chiesti molti sacrifici”.
Hollande conferma le informazioni provenienti dall’esecutivo di Atene, che dopo essersi riunito in giornata ha presentato un nuovo documento da sottoporre ai creditori. “Il governo greco ha inviato alla Commissione europea, e credo anche alle altre istituzioni, le sue nuove proposte” per arrivare a un accordo, ha dichiarato il francese. Starà all’Eurogruppo e ai leader dell’area euro valutare domani il nuovo piano di Atene, e prendere una decisione insieme con l’esecutivo europeo, la Bce e il Fondo monetario internazionale.