Bruxelles – Mentre l’Europa discute delle quote dei rifugiati da spostare da Italia e Grecia continua a crescere il numero di persone che chiedono asilo politico in Europa. Solo nei primi 3 mesi del 2015 sono state ben 185mila le domande di protezione internazionale, un numero stabile rispetto all’ultimo trimestre del 2014, ma che se si guarda al lungo raggio, ovvero se si fa il raffronto con il primo trimestre dello scorso anno, è in aumento di ben l’86%.
Il Paese di gran lunga con il più alto numero di richieste resta la Germania con oltre 73mila domande d’asilo solo tra gennaio e marzo, ovvero il 40% del totale, seguita dall’Ungheria, altro Paese che è grande meta di immigrazione extraeuropea, con 32.800 domande, il 18% del totale. L’Italia è terza con 15.200 richieste d’asilo (8%), ma il numero è in forte calo (-28%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Resta comunque una cifra piuttosto alta, soprattutto se si pensa che il numero dei rifugiati che dall’Italia dovrebbero essere trasferiti in altri Paesi, se verrà approvato il meccanismo proposto dalla Commissione, è di 24mila. Certo non tutte le richieste verranno accordate, ma i numeri fanno ben capire quel è la proporzione del fenomeno.
Dopo l’Italia ci sono Francia (14.800, 8%), Svezia (11.400, 6%), Austria (9.700, 5%) e Gran Bretagna (7.300, 4%). Sempre rispetto allo scorso anno in forte crescita le domande in Germania (+32%) e Ungheria (+17 %), e in calo in Svezia (-41%) Gran Bretagna (-10%), Austria (-8%) e Francia (-5%).
Se guardiamo alla nazionalità di chi chiede aiuto notiamo che il principale Stato da cui le persone scappano è il Kosovo, dai cui cittadini arrivano 48.900 richieste, il 26% del totale, e il 90% di loro si dirige sempre in Germania e Ungheria. Subito dopo ci sono i siriani, una delle due nazionalità, insieme agli eriteri, che rientrano nel piano di ricollocazione della Commissione. Da parte loro oltre 29mila domande d’asilo di cui quasi la metà, sempre in Germania.
Ma questi numeri sono solo una parte delle richieste d’asilo pendenti. Alla fine di marzo erano infatti ben 530mila le persone in tutta Europa in attesa di una risposta alla propria domanda di protezione, un anno fa erano solo, se così si può dire, 350mila. Del totale la metà restano appannaggio della Germania, ovvero ben 260.300, poi Svezia (54 400, 10%), Italia (47.500, 9%), Francia (37.900, 7%), Grecia (30.100, 6%) e Regno Unito (29.800, 6%).
Guarda lo schema con le richieste d’asilo nel primo trimestre del 2015 e del 2014 nei 28 Paesi membri