Bruxelles – “In un momento in cui l’Europa sta affrontando delle sfide che riguardano i suoi valori fondamentali, vediamo ripresentarsi fenomeni che pensavamo scomparsi, come l’antisemitismo, la xenofobia o l’odio verso i musulmani”. Così il vice-presidente della Commissione europea, Frans Timmermans, ha voluto aprire la conferenza stampa al termine della prima parte dell’incontro con il vice-presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, e 15 capi religiosi delle comunità cristiane, ebree, musulmane, indù, buddiste e mormone. Un’occasione che da dieci anni a questa parte è diventata ormai un appuntamento fisso nell’agenda dell’esecutivo comunitario, al punto da essere stata inserita anche nei trattati dell’Ue. Impossibile non notare la coincidenza di date fra l’incontro istituzional-religioso in Commissione e la presentazione del nuovo gruppo parlamentare europeo guidato da Marine Le Pen, del quale fanno parte anche la Lega nord e diversi esponenti dell’estrema destra. “I movimenti di estrema destra al Parlamento europeo devono inquietarci perché sono contro i valori democratici alla base dell’Europa – ha commentato Albert Guigui, Gran rabbino di Bruxelles -. Se Marine Le Pen ha tanto successo è perché noi conosciamo i musulmani solo in maniera superficiale, per questo oggi è imperativo correggere quest’immagine e gettare dei ponti fra le comunità per meglio conoscersi e meglio apprezzarsi”.
Timmermans, che già nei mesi scorsi aveva affrontato il tema della libertà di religione in Europa parlando in difesa delle comunità ebraiche, ha ribadito che il dialogo fra istituzioni laiche e confessionali è importante perché basato su “valori comuni”. “Una società non può funzionare se non c’è il rispetto della dignità umana – ha spiegato il vice-presidente -. Quello di oggi non è un rituale che facciamo una volta l’anno, ma un contributo essenziale per trovare delle soluzioni ai problemi più difficili che si presentano nelle società europee”.
L’incontro con i 15 leader religiosi segue di due settimane quello con le organizzazioni non confessionali. In entrambe le occasioni il tema conduttore è stato “Vivere insieme e accettare le diversità”, e le conclusioni adottate forniranno materiale di discussione per il primo convegno annuale sui diritti fondamentali dell’Ue, che si terrà l’1 e il 2 ottobre e che sarà incentrato sul tema “Tolleranza e rispetto: prevenire e combattere l’odio antisemita e antimusulmano in Europa”.