Roma – “Se l’Europa vuole essere Europa ha dovere di affrontare il problema” dell’immigrazione “tutti insieme, per noi questo è il piano A, la soluzione preferita”. Ma “è evidente che le posizioni muscolari che alcuni ministri dei nostri Paesi amici stanno avendo vanno nella direzione opposta”. Dunque, o ci saranno “soluzioni all’altezza dell’Europa, altrimenti noi faremo da soli”. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi conferma che l’Italia è pronta a muoversi anche con iniziative autonome se i partner dell’Ue continueranno con l’atteggiamento di chiusura di fronte all’Agenda europea per le migrazioni proposta dalla Commissione.
Il nostro Paese “salva centinaia di persone e continuerà a farlo”, assicura il premier, ma non riuscire ad adottare una risposta comune sulla gestione dei flussi migratori sarebbe “una sconfitta non per l’Italia ma per l’Europa, ammonisce l’inquilino di palazzo Chigi.
“L’italia – prosegue Renzi – non può consentire a nessuno, alla Francia come a nessun altro, di avere navi nel Mediterraneo e lasciarle lì” i migranti che lo attraversano. Il riferimento è a uno degli elementi del cosiddetto piano B dell’esecutivo, che sta assumendo contorni sempre più definiti. Tra le soluzioni individuate ci sarebbe infatti quella di impedire l’attracco alle navi degli altri Paesi per far sbarcare in Italia i migranti soccorsi. Sarebbe un modo per costringere gli altri partner Ue ad accogliere le persone salvate in mare dalle navi battenti la loro bandiera o a farsi carico dei rimpatri.
In ogni caso, rassicura poi il premier, “lavoreremo fino alla fine per una soluzione con gli altri Paesi”. Una posizione confermata anche dal ministro degli Interni Angelino alfano, che domani si riunirà insieme con i suoi colleghi europei per chiedere loro la “sacrosanta” condivisione del problema.