Bruxelles – “Ricordiamo a tutti gli Stati membri che devono rispettare l’accordo di Schengen”. Con i migranti assiepati sulla scogliera di Ventimiglia, al confine tra Italia e Francia, e accampati nelle stazioni nel tentativo di fuggire dall’Italia, Bruxelles richiama all’ordine i Paesi. “Siamo al corrente delle notizie secondo cui ci sono stati controlli alle frontiere francesi, austriache e svizzere”, spiega l’esecutivo comunitario e “siamo in contatto con tutti i governi nazionali riguardati per capire qual è la situazione sul territorio”. Ma anche se le verifiche sono ancora in corso, Bruxelles tiene a ricordare che tutti devono rispettare “l’accordo di Schengen e il sistema di asilo europeo”. Per fare chiarezza sulla situazione, anticipa la portavoce della Commissione, Natasha Bertaud, domani il commissario per l’immigrazione Dimitris Avramopoulos incontrerà a margine della riunione dei ministri degli Interni a Lussemburgo il titolare del Viminale, Angelino Alfano e gli omologhi tedesco, Thomas De Maiziere e francese, Bernard Cazneuve.
Intanto oggi lo stesso commissario ha voluto ribadire in modo chiaro che la libertà di circolazione delle persone non può essere messa in discussione. “In un momento in cui si mette in dubbio tutto, i diritti dei cittadini europei sono l’essenza sia della necessità che del successo dell’Unione – ha dichiarato Avramopoulos davanti alla commissione Cultura del Parlamento europeo -. Sempre più voci criticano il progetto europeo e quelli che sono stati i risultati più importanti conseguiti finora, come i trattati di Schengen. Io sono della generazione che aveva bisogno di tutta una serie di timbri sul passaporto e lunghe attese alle frontiere prima di espatriare, cose che i ragazzi di oggi non conoscono nemmeno. Per questo vi dico: no, non si tornerà indietro a quei giorni”.
Da risolvere ci sono le pesanti tensioni nate nel finesettimana dopo la chiusura delle frontiere adottata da Francia e Germania. Berlino, che aveva sospeso Schengen per il G7 in Baviera, le riaprirà oggi, ma con Parigi le tensioni rimangono. Qualche centinaio di migranti è ancora fermo a Ventimiglia nella speranza di riuscire a valicare il confine. Molte persone hanno passato la notte sulla scogliera davanti alla frontiera – più qualche centinaio che ha dormito in stazione – dopo essere stati respinti dalla gendarmeria. Fonti del Viminale hanno parlato di una sospensione di Schengen da parte francese, perché invece di condurre verifiche a campione, come previsto dal trattato, gli agenti farebbero controlli fissi e sistematici. Oltralpe respingono le accuse. Secondo la prefettura delle Alpes-Marittimes “non c’è stata alcuna sospensione di Schengen” e “chiunque abbia diritto di circolare nello spazio Schengen può continuare a farlo”.
Oltre che alla frontiera tra Ventimiglia e Mentone, i migranti desiderosi di partire verso il Nord Europa – Germania e Gran Bretagna sono le mete più anelate – si stanno ammassando anche nelle grandi città. La stazione Centrale di Milano e in dintorni della Tiburtina di Roma, nel fine settimana, somigliavano a campi profughi. E anche oggi sui media televisivi non fanno che girare immagini di centinaia di migranti parcheggiati, in attesa di riuscire a prendere un treno verso Nord, dove sperano di trovare maggior fortuna di quella che ritengono l’Italia sia in grado di offrire loro.