Bruxelles – Ecco, sulla base delle indiscrezioni di oggi, come Wolfango Piccoli di Teneo Intelligence sintetizza le ultime proposte negoziali avanzate dal governo greco ai suoi creditori:
Avanzo primario: la Grecia vuole che gli obiettivi (1% nel 2015 e del 2% nel 2016) siano abbassati (allo 0,75% nel 2015, 1,75% nel 2016, e del 2,5% nel 2017). Una richiesta difficile da accettare per le istituzioni in quanto riaprirebbe la questione della sostenibilità del debito.
IVA: Atene potrebbe essere disposta a rinunciare alle esenzioni per le isole del Mar Egeo (del valore di circa 300 milioni), aumentando la loro offerta a circa 1,3 miliardi. Dai creditori la richiesta è di arrivare almeno a 1.5-1.8 miliardi, se l’elettricità sarà tenuta al di sotto del livello più alto.
Pensioni: Questo rimane il principale punto di disaccordo. Atene ha offerto di ritirare gli incentivi all’esodo e di aumentare i contributi per la salute sulle pensioni, ma vuole mantenere i vantaggi per i pensionati a basso reddito. La questione è se il governo si impegna a obiettivi di risparmio che arrivino per fine 2016 all’1% del PIL.
Toolkit dell’OCSE sulla liberalizzazione del mercato dei beni: Il FMI insiste sull’attuazione di riforme non ancora attuate dal precedente governo (farmaci da banco, latte, pubblicità). Se Atene accetterà potrebbe ottenere una certa flessibilità in materia di pensioni. Ma l’opposizione di Syriza è forte.
Privatizzazioni: i creditori insistono sulle privatizzazioni nel settore dell’energia, con la vendita di ADMIE (l’operatore di trasporto indipendente), PPC (o almeno una piccola parte di esso), e ELPE (Hellenic Petroleum) – che sono tutti sotto la supervisione del Ministro di Ambiente e Energia Panagiotis Lafazanis, il leader della piattaforma di sinistra di Syriza.