Bruxelles – L’Italia deve essere unita in Europa sul tema dell’immigrazione, altrimenti il rischio è di mostrarsi meno credibili davanti agli altri Stati membri e di ottenere risultati più modesti. Ad affermarlo è Sandro Gozi, sottosegretario del Consiglio dei ministri con delega agli Affari europei, che, ospite di Rainews24, ha criticato la decisione del governatore della Lombardia, Roberto Maroni, di scrivere ai prefetti chiedendo di sospendere le assegnazioni di migranti ai comuni della sua regione.
“Maroni ha fatto il finlandese o il danese della situazione, riproducendo all’interno dell’Italia un atteggiamento che in Europa vogliamo cambiare” ha affermato Gozi, secondo il quale il leghista con il suo atteggiamento non fa altro che dare una sponda ai populismi che nell’Unione vogliono affossare la proposta di redistribuzione dei migranti fra gli Stati membri. “Ricordo che Maroni, quand’era Ministro degli Interni, ha proposto un piano di accoglienza degli immigrati simile a quello che oggi contesta – ha continuato il sottosegretario del Governo -, e all’epoca non è riuscito a convincere le istituzioni europee a proporre un sitema di emergenza e di redistribuzione come quello che noi, invece, siamo riusciti a far approvare”. Nel 2011, nel pieno dell’emergenza profughi durante la primavera araba “la politica di Maroni aveva portato alla chiusura della frontiera fra Ventimiglia e Mentone– ha continuato Gozi – “perché quando i populismi di Maroni e di Nicolas Sarkozy s’incontrano in Europa, a rimetterci sono i cittadini”.