Bruxelles – L’accordo raggiunto servirà ad “accrescere la trasparenza e la responsabilità” dei Paesi sul riscaldamento globale, “anche attraverso regole vincolanti” che aiuteranno a “seguire i progressi attraverso obiettivi raggiungibili, che potrebbero promuovere un’ambizione sempre crescente”. Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, commenta in maniera positiva e ottimista gli impegni sul clima presi dai Paesi che hanno partecipato al G7 appena conclusosi a Elmau, in Germania. Nel documento finale, i capi di Stato hanno messo nero su bianco la loro “forte determinazione” a rispettare l’impegno globale di mantenere il riscaldamento del pianeta entro i 2 gradi. Si tratta di un accordo non scontato, visto che proprio su questo tema in passato gli stessi Paesi avevano mostrato delle divergenze. Inoltre, i sette grandi del mondo si sono impegnati a ridurre entro il 2050 le emissioni inquinanti dal 40 al 70% rispetto al 2010. Secondo Juncker, l’accordo “dovrebbe permettere a tutti i Paesi di seguire un percorso improntato al basso uso di carbonio e allo sviluppo durevole”.
Si tratta di impegni “ambiziosi e realisti”, ha detto il presidente francese, François Hollande, risultato di “negoziati difficili”, come li ha definiti la cancelliera tedesca Angela Merkel. Prima dell’inizio del G7, era stata la stessa Merkel a non nascondere la propria volontà di presentarsi come un fronte unito alla conferenza mondiale sul clima che si svolgerà a dicembre a Parigi. “Le parole a Elmau devono ora materializzarsi in azioni concrete a Parigi” ha commentato Juncker. L’Unione europea si è già impegnata a ridurre le emissioni del 40% rispetto al 1990. Il risultato ottenuto finora è un calo del 19%, ma un ulteriore incentivo in questo senso potrebbe arrivare già la prossima settimana, quando i 28 ministri Ue dell’Ambiente si riuniranno a Bruxelles. All’ordine del giorno c’è anche la preparazione di una direttiva sulla riduzione delle emissioni di alcuni elementi inquinanti, all’interno del programma “Aria per l’Europa”, che mira a migliorare le norme della qualità dell’aria nell’Ue. I ministri discuteranno anche dello stato d’avanzamento dei negoziati sul cambiamento climatico nel quadro della Convenzione delle Nazioni Unite, presa come punto di riferimento proprio dai leader del G7 per la lotta al surriscaldamento globale.