Roma – Dopo quindici anni, forse è davvero giunto il momento in cui l’Italia si unirà agli altri 24 Paesi che hanno già ratificato la Convenzione sull’assistenza giudiziaria in materia penale tra gli Stati membri dell’Unione europea, firmata a Bruxelles il 29 maggio 2000 ed entrata in vigore il 23 agosto 2005. Nella serata di ieri è arrivato l’ok della Camera alla ratifica, e ora si attende il via libera definitivo del Senato che, si spera, dovrebbe metterci molto meno.
Il testo punta a semplificare e velocizzare alcune procedure e formalità relative alle richieste di assistenza e collaborazione sia in fase processuale che investigativa. Uno dei punti più rilevanti riguarda le rogatorie internazionali per ottenere documenti da altri Stati membri: le richieste potranno essere inoltrate direttamente alle autorità del Paese in questione, eliminando il passaggio del vaglio preventivo da parte della Corte di cassazione e accorciando dunque i tempi.
Altre novità riguardano la possibilità di effettuare audizioni in teleconferenza, di realizzare consegne sorvegliate di testimoni, di costituire squadre investigative congiunte con altri Paesi al fine di condurre più agevolmente indagini su organizzazioni operanti a livello transnazionale. Nello stesso provvedimento, il Parlamento assegna al governo la delega di disciplinare il rapporto tra custodia cautelare e richiesta di estradizione.
La presidente della Camera Laura Boldrini ha affidato a Twitter il proprio commento. “Bene ratifica a Montecitorio della Convenzione di Bruxelles per collaborazione giudiziaria Stati Ue. Può avvicinare anche verità su Ustica”, ha cinguettato.
Bene ratifica a @Montecitorio della Convenzione di Bruxelles per collaborazione giudiziaria Stati Ue.Può avvicinare anche verità su #Ustica
— Laura Boldrini (@lauraboldrini) June 3, 2015
“Avevamo sollecitato più volte l’approvazione di questa ratifica, attesa dal 2001, quindi siamo soddisfatti del voto di oggi, auspicando un rapido iter al Senato”. Così hanno espresso salutato l’approvazione i capigruppo Pd nelle commissioni Giustizia ed Esteri della Camera, Walter Verini ed Enzo Amendola, firmatari della proposta di legge. Grazie al provvedimento si potranno “avere risposte rapide su molti dossier giudiziari aperti”, sottolineano i due deputati, segnalando anche loro che un caso sul quale si potrebbe finalmente fare nuova luce è “quello relativo alla strage di Ustica”.
Contrari al provvedimento, la Lega e il Movimento 5 stelle. Ma una critica è arrivata anche dal vicepresidente della commissione Politiche Ue, Paolo Tancredi. Pur votando a favore del testo, l’esponente di Area popolare ha espresso l’auspicio che a Palazzo Madama venga modificata la parte riguardante l’estradizione, “che tra l’altro non c’entra con la Convenzione”, ha ricordato.