Roma – “Se possiamo aiutare i Paesi africani e asiatici, fornendo loro conoscenze e innovazione” nel settore agricolo, “questo avrà un grande impatto sull’immigrazione, anche nel Mediterraneo”. Lo assicura Phil Hogan, commissario europeo per le Politiche agricole, in visita a Milano per partecipare al Forum internazionale dell’agricoltura, in programma oggi e domani tra i padiglioni dell’Expo 2015. Hogan è infatti convinto che “la sicurezza alimentare e quella politica sono strettamente connesse”, per questo le decisione strategiche prese per il settore agricolo “non riguardano solo gli agricoltori ma istanze globali.
Il tema del Forum – al quale partecipano una cinquantina di ministri e alte personalità istituzionali provenienti da 115 Paesi – riprende quello dell’Esposizione universale: sfamare il Pianeta. L’Europa è “pronta ad agire e collaborare” con in resto del mondo sulle strategie per azzerare la fame a livello globale, garantisce Hogan. La strada da percorrere deve puntare a “sistemi alimentari sostenibili”, e “il settore agricolo deve giocare un ruolo fondamentale nei progetti planetari del futuro”. Si tratta di mettere a punto “un mix di politiche intelligenti e realizzabili”, che secondo il commissario devono puntare a “innovare più velocemente” il modo di produrre cibo dalla terra, oltre a rendere il sistemi produttivi “più efficienti dal punto di vista delle risorse” utilizzate.
Al commissario fa eco Maurizio Martina, ministro dell’Agricoltura, sostenendo che bisogna “garantire cibo sano alle popolazioni in crescita, utilizzando meno risorse naturali”. Secondo l’esponente dell’esecutivo, “dobbiamo partire dai piccoli produttori, sostenendo il loro reddito e trasferendo conoscenza perché siano più forti e produttivi”. Un punto sul quale Hogan concorda a pieno, e sottolinea che “per questo l’Unione europea ha messo al centro lo sviluppo delle comunità rurali”, come testimonia la recente approvazione di 24 Piani di sviluppo rurale.