Bruxelles – Nessun nuovo accordo o trattato con l’Africa, ma l’Europa deve investire molto di più. A sostenerlo è Cecilia Malmstrom, commissario europeo per il Commercio, che durante gli European Development Days (Giornate europee per lo sviluppo) ha voluto fare un punto della situazione e spiegare le nuove sfide che dovranno affrontare l’Unione europea e l’Africa nel prossimo futuro. “Credo che ci sia già una buona base e che non sia necessario andare verso nuovi negoziati – ha spiegato il commissario – perché c’è già talmente tanto potenziale negli accordi che abbiamo”. Fra i trattati considerati già firmati da Malmstrom, però, ci sono anche quelli che entreranno in vigore nei prossimi mesi. “Stiamo ora entrando in una nuova fase delle relazioni Ue-Africa – ha continuato il commissario -. La maggioranza dei Paesi africani, che comprendono il 70% della popolazione e l’80% del prodotto interno lordo, avrà presto una partenrship economica con l’Ue. Sarà un partenariato fra pari”. “Sono felice che l’Ue abbia finalmente unito due concetti come commercio e sviluppo” ha ribattuto durante il dibattito Luc Magloire Mbarga Atangana, ministro del Commercio del Camerun, che però ha voluto mettere l’accento sulla necessità di rafforzare i rapporti fra Stati confinanti in Africa prima di pensare a un’espansione verso l’Europa. “Il primo passo è quello di promuovere accordi regionali, poi, solo in un secondo momento, può eventualmente arrivare l’apertura verso il mercato europeo – ha continuato il ministro -. Il mio invito è di riuscire a fare tutto ciò insieme, Africa e Ue. Bisogna venire a investire nel nostro continente perché ormai sono state poste le basi per uno sviluppo duraturo”.
A fare appello agli investitori europei è stato anche Ahmed Hamid, commissario della Comunità economica dei Paesi dell’Africa occidentale. “Abbiamo una lunga storia e un potenziale incredibile – ha esclamato Hamid -, per favore venite in Africa prima che sia troppo tardi”. Secondo Jean-Christophe Laloux, direttore generale della Banca europea per gli investimenti, ciò continua a frenare gli investitori è la mancanza di stabilità nel continente, ma i tempi sono maturi per prendersi anche qualche rischio in più e riconoscere che l’Africa ha fatto degli enormi passi avanti negli ultimi anni. “Gli strumenti ci sono e ormai l’accesso al mercato europeo è garantito – ha concluso Malmstrom – ma c’è il bisogno di far creare un clima favorevole agli investimenti. Molto lavoro deve ancora essere fatto, ma siamo sulla buona strada”.
A testimonianza dell’impegno dell’Ue per lo sviluppo in Africa, il commissario europeo per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo, Neven Mimica, ha annunciato oggi un nuovo finanziamento regionale per la cooperazione con le regioni dell’Africa australe e orientale e dell’Oceano Indiano, che si estenderà fino al 2020. Si tratta di un piano da 1,3 miliardi di euro che è stato cofirmato anche da cinque organizzazioni regionali africane, che rappresentano 29 Paesi del continente. “Ora potremo varare programmi in ambiti fondamentali della cooperazione regionale quali la pace e la sicurezza, l’integrazione economica e la gestione delle risorse naturali” ha commentato il commissario.