Bruxelles – Il Parlamento europeo non ci sta e passa al contrattacco. La Russia impedisce l’accesso a molti eurodeputati finiti nella blacklist stilata dal Cremlino? Bene, l’Europarlamento farà altrettanto limitando gli accessi all’istituzione per alcune personalità della Federazione. A comunicarlo è il presidente, Martin Schulz, che con una nota fa sapere che da ora in avanti sarà “ristretto il libero accesso al Parlamento per l’Ambasciatore e per un altro noto diplomatico” e che “la valutazione delle richieste di accesso da parte dei Membri della Duma e del Consiglio federale sarà effettuata caso per caso”. L’Aula ha anche deciso di “sospendere l’impegno del Comitato parlamentare di cooperazione Ue-Russia”.
Fino ad ora, spiega Schulz, “le autorità russe non sono riuscite ad assicurare la trasparenza delle loro decisioni, in linea con la legge internazionale e gli obblighi legali” e hanno così negato agli individui colpiti “il diritto di difesa o di appello”. Per questo il presidente del Parlamento ritiene “che sia ora giustificato prendere le misure appropriate in risposta”, almeno “in attesa della revoca della blacklist”. Della decisione, fa anche sapere il presidente dell’Emiciclo, è già stato informato l’ambasciatore russo presso l’Ue.