Bruxelles – Ora c’è il gioco delle parti, in cui tutti tendono ad alzare la voce per cercare di farsi ascoltare, ma al momento dell’approvazione delle proposte della Commissione europea sull’immigrazione, non ci saranno problemi. Sembra essere questo il senso delle rassicurazioni che il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans ha dato al ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, in visita a Bruxelles nel pieno delle discussioni sulla redistribuzione dei migranti proposta dall’esecutivo Ue. “C’è una trattativa in corso e le posizioni francesi che sono state espresse in diverse dichiarazioni pubbliche fanno parte di questa trattativa”, ma “quello che credo sia interessante è che da parte della Commissione c’è una convinzione abbastanza forte sulla possibilità che alla fine si arrivi ad approvare lo schema proposto”, riporta il titolare della Farnesina a fine incontro.
Insomma forse le perplessità espresse da Francia e Germania sono fisiologiche quando si parla di “uno dei problemi più delicati e più sensibili per le opinioni pubbliche di ciascun Paese”. Ma non si arriverà, è convinto anche Gentiloni, a tradurle in una vera opposizione alla proposta di Bruxelles. “Con la Germania abbiamo lavorato in intesa molto seria, stiamo collaborando su tutte le tappe del processo migratorio” e “siamo convinti che la Germania sosterrà la proposta”, è ottimista il ministro degli Esteri. Anche con la Francia, abbiamo “parlato ampiamente”, dice lasciando ribadendo la visione positiva della Commissione: “Mi conforta che il vicepresidente che è un po’ al centro di questo processo sia relativamente ottimista sul fatto che il processo possa avere una buona conclusione”. Non sarebbe in ogni caso una “bacchetta magica” per il nostro Paese ma, sottolinea Gentiloni, “l’Europa non può perdere l’occasione che ha di dimostrare che esiste una coscienza europea” e di mostrare “una capacità di reazione sul piano politico e di condivisione di responsabilità che è una moneta rara di questi tempi”.
Difficile invece fare previsioni sull’altro negoziato in corso, quello per ottenere il via libera dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per una missione contro i barconi degli scafisti anche in acque libiche. “È difficile fare previsioni perché è una fase molto delicata per la Libia”, fa notare Gentiloni ricordando che “oggi sono in corso negoziati ad Algeri, domenica avremo al Cairo un vertice trilaterale Italia-Egitto-Algeria e la settimana prossima cominceranno i colloqui finali in Marocco, a Rabat”. Insomma “è chiaro che sono giornate molto molto rilevanti per il negoziato intralibico e la vicenda della risoluzione delle Nazioni Unite va in parallelo ma certamente ne è influenzata” perché “il raggiungimento di un’intesa e di un’unità tra i libici faciliterebbe di molto” il via libera.