Roma – “Penso che un accordo sulla Grecia si stia avvicinando e l’Italia non è vulnerabile” rispetto ai rischi di una nuova crisi finanziaria. Parlando dal Forum Ocse di Parigi, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan usa toni rassicuranti. E’ convinto che la partita tra l’esecutivo ellenico e i creditori internazionali si risolverà con una intesa positiva per tutti e dunque, sui i conti italiani, non vede addensarsi nubi legate all’incapacità di Atene di ripagare i propri debiti.
Il titolare di Via XX Settembre è rincuorato anche dall’Economic outlook presentato oggi dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, le cui stime indicano che in Italia “la recessione non c’è più”, sottolinea Padoan, aggiungendo che “ora bisogna capire a quale velocità torneremo a crescere”. L’ottimismo riguarda anche la composizione della crescita, che “è incoraggiante perché ci sono più investimenti e si cominciano a vedere i risultati sull’occupazione”, con l’Istat che oggi ha segnalato un +1,2% di occupati rispetto ad aprile 2014 e 139 mila posti di lavoro in più nell’ultimo mese.
Il ministro affronta anche il tema delle sofferenze che pesano sui bilanci delle banche. Un problema segnalato anche dallo stesso rapporto Ocse. Padoan evidenziato innanzitutto come il sistema creditizio italiano abbia “supportato senza grandi scossoni tre anni di recessione e ora ne sta uscendo”. Poi ribadisce l’annuncio fatto pochi giorni fa riguardo un imminente intervento dell’esecutivo: “Entro l’estate – garantisce – contiamo di introdurre misure per il sistema bancario”. Al vaglio c’è la realizzazione di una cosiddetta ‘bad bank’ che acquisti i crediti deteriorati delle banche, operando grazie a un intervento misto pubblico/privato. La soluzione dovrà però evitare la bocciatura da parte di Bruxelles. A seconda della configurazione che si darà alla bad bank, infatti, è possibile che la misura venga giudicato come aiuto di Stato illecito.