Bruxelles – Si avanzino pure delle critiche, ma poi bisogna mettere sul tavolo qualche proposta migliore e questo gli Stati membri non lo stanno facendo. Il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans non sembra prendere bene le resistenze dei governi Ue sulla proposta dell’esecutivo comunitario per ripartire più equamente i rifugiati tra i Paesi Ue. E così all’indomani della nota con cui Francia e Germania hanno criticato i criteri di ripartizione, fa notare: “Se hanno risposte migliori sarei felice di sentirle ma finora non ho visto molto che sia meglio di quello che abbiamo proposto”.
La Commissione, continua Timmermans, “ha fatto il suo lavoro affrontando la questione in modo olistico” e proponendo “un approccio sia a breve che a lungo termine”. L’idea “è trovare un certo numero di risposte alla crisi immediata” ma, fa presente il vicepresidente della Commissione, “non possiamo offrire risposte immediate se non si capisce perché le persone scappano, se non si distrugge il modello di business dei migranti, se non ci sono una politica di asilo e una protezione delle frontiere che funzionano” ma anche se manca “una solidarietà europea”. Noi, dice, “abbiamo proposto risposte a queste domande ma ora sta agli Stati membri dare la loro opinione sulla questione e non rispondere non risolve il problema”.