Bruxelles – Olli Rehn ritorna all’Eurogruppo e all’Ecofin, ma stavolta in veste di ministro. Il finlandese, già commissario agli Affari economici sotto la Commissione Barroso, è il nuovo ministro dell’Economia del suo Paese. Una candidatura scontata, tanto è vero che lo stesso Rehn si dimesso dal Parlamento europeo – lasciando anche la carica di vicepresidente – proprio per andare a far parte della squadra di governo di Juha Sipiha confermando quanto già si ventilava da tempo. Rehn, che da commissario europeo si è trovato a gestire la più dura crisi economica che l’Ue e l’Eurozona ricordino, tornerà per affrontare – sempre da creditore ma in chiave diversa – una parte della stessa crisi, quella greca. Proprio lui è ritenuto uno dei principali sostenitori delle politiche di austerità in Europa e nel Paese ellenico, con una cura lacrime e sangue da più parti e a più riprese criticata. Una cura che forse ha prodotto anche il successo elettorale di Alexis Tsipras.
Il finlandese, 53 anni compiuti, sarà a Bruxelles certamente in occasione dei prossimi Eurogruppo (18 giugno) ed Ecofin (19 giugno). A meno che non vengano convocate riunioni straordinarie per la Grecia. Possiamo star certi che Rehn farà un bella figura a Bruxelles (magari un po’ meno con il greco Yanis Varoufakis). Le sue prima dichiarazioni sono in linea con il suo mandato passato e con la visione attuale. “Il governo – ha detto in conferenza stampa – ha due priorità: una è il risanamento dei conti pubblici, l’altra è stimolare una crescita durevole”. Proprio gli obiettivi che, almeno nelle intenzioni, si è data questa Europa. Non manca l’impegno per gli investimenti. “E’ importante usare tutte le nostre forze per attirare le risorse per gli investimenti”, aggiunge Rehn. Sì, sarà ben visto quando tornerà all’Eurogruppo e all’Ecofin.