Bruxelles – La situazione in Siria “continua a deteriorarsi”, così l’Unione europea ha deciso di estendere per un altro anno le sanzioni contro i sostenitori del regime del presidente siriano Bashar Al-Assad. La decisione si è resa necessaria perché il pacchetto annuale di misure restrittive rinnovato a maggio dello scorso anno, e rafforzato anche poche settimane fa, era in scadenza. La lista comprende ora oltre 200 persone e 70 entità accusate di “repressione violenta contro la popolazione siriana”. Comunicando la decisione Bruxelles fa anche sapere di avere aggiunto alla lista una persona, un “alto ufficiale militare ritenuto responsabile di repressione e violenza contro la popolazione civile a Damasco”. Ma l’elenco dei sanzionati sarà reso noto solo domani, quando la decisione sarà pubblicata in Gazzetta ufficiale e diventerà quindi effettiva.
Nel dicembre 2014, il Consiglio ha dichiarato che l’Ue avrebbe continuato ad imporre e rafforzare le sanzioni fino a quando la repressione fosse continuata. E così sta facendo, visto che, “per l’Ue una soluzione durevole al conflitto può venire solo da un processo politico guidato dai siriani che porti ad una transizione”. Obiettivo verso cui “l’Ue incoraggia ogni sforzo”.