Bruxelles – L’operazione Triton nel Mediterraneo verrà estesa da 30 a 138 miglia di distanza dalle coste italiane nel periodo estivo, quando l’emergenza sbarchi è più forte. Il direttore esecutivo di Frontex, Fabrice Leggeri, ha sottoscritto l’emendamento al piano che permetterà ora ai mezzi europei di andare ben oltre i limiti attualmente prescritti. Verrà poi creata una base operativa in Sicilia da dove verranno coordinate tutte le operazioni, con Frontex che lavorerà a “stretto contatto”, si legge in un comunicato, con i funzionari di Europol, Eurojust e EASO, l’agenzia comunitaria che si occupa di asilo politico.
“Abbiamo aumentato drasticamente i livelli di dislocamento nel Mediterraneo centrale per sostenere le autorità italiane nel controllare le sue frontiere marittime e nel salvare vite umane, molte delle quali sono già stati tragicamente perse quest’anno”, ha dichiarato Leggeri. In seguito agli impegni presi nel Consiglio europeo del mese scorso verranno anche aumentate sia le risorse economiche che logistiche. A disposizione ci saranno 3 aerei, 6 navi, 12 motovedette, 2 elicotteri, 9 team per il debreafing e 6 per lo screening. “Il ruolo degli ufficiali di debriefing è particolarmente importante perché raccolgono informazioni sui criminali che operano in Libia e in altri Paesi di transito. In questo modo Frontex assiste le autorità italiane e l’Europol nelle loro indagini e gli sforzi per smantellare le reti di trafficanti di esseri umani”, ha spiegato Leggeri. A breve la Commissione europea metterà a disposizione altri circa 26 milioni portando il budget complessivo di Triton a 38 milioni per quest’anno