Roma – Non aver ancora raggiunto un accordo con i creditori “ha prodotto la perdita di un anno” di crescita per la Grecia. E’ quanto ha dichiarato Marco Buti, direttore generale per gli Affari economici e finanziari della Commissione europea, ggi a Roma per discutere con i cittadini delle raccomandazioni specifiche per Paese (Csr) presentate dall’esecutivo comunitario lo scorso 13 maggio.
Buti ha sottolineato come “nelle previsioni dello scorso inverno avevamo stimato la crescita greca al 3% per il 2015”, mentre le nuove stime fatte in primavera parlano di un +0,5% per l’anno in corso e di un aumento del Pil che si attesterà al 2,9% nel 2016. In sostanza si è perso un anno, appunto.
E non è detto che il quadro non peggiori. Infatti, “le previsioni (quelle nuove, ndr) si basano sul raggiungimento di un accordo” tra Atene e i creditori entro giugno. Se invece la situazione “si incancrenisce – precisa l’alto funzionario – lo scenario sarà totalmente diverso” e sono “possibili conseguenze gravi” anche per gli altri Paesi dell’eurozona.