Strasburgo – Nils Muižnieks, Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, è “molto preoccupato” per la legge approvata ieri dalla Duma russa sulle “Ong indesiderabili”.
“Sono molto preoccupato e deluso dalla legge sulle ‘Ong indesiderabili’ adottata ieri dalla Duma russa. Può diventare un serio ostacolo al legittimo lavoro delle ONG straniere ed internazionali in Russia”, scrive oggi sulla sua pagina Facebook.
Ieri la Camera bassa del Parlamento russo ha approvato in terza e definitiva lettura una legge che prevede il blocco delle organizzazioni non governative straniere ed internazionali (Ong) nel paese se sono considerate una minaccia per l’ordine costituzionale, la difesa o la sicurezza della Russia. Questa nuova normativa, che dovrà essere approvata anche dalla Camera alta dove non si prevedono ostacoli,e aumenta la pressione sulle Ong dopo che la Russia ha imposto nel 2012 nuove regole sulle organizzazioni che ricevono finanziamenti dall’estero, imponendo loro di registrarsi come “agenti stranieri”. La nuova legge consente di vietare le operazioni in Russia di qualsiasi Ong dichiarata ‘indesiderabile’ da parte del procuratore generale e introduce sanzioni pecuniarie, il lavoro forzato, restrizioni alla libertà di movimento o anche il carcere fino a sei anni per chi la viola.
“Questa legislazione – osserva Muižnieks – solleva gravi preoccupazioni per la certezza del diritto e le garanzie del giusto processo. Insieme alle norme sugli agenti esteri ha il potenziale per affondare un altro duro colpo a una società civile già indebolita in Russia”.
Il presidente Vladimir Putin ha più volte ripetuto che non avrebbe “permesso l’Occidente di usare gruppi per i diritti civili per fomentare disordini in Russia”. La Russia ha anche accusato l’Occidente di aver pilotato il rovesciamento del presidente ucraino Viktor Yanukovich filo-russo lo scorso anno attraverso il sostegno alle Ong.