Bruxelles – La Russia lancia segnali distensivi all’Unione europea: Mosca non si opporrà più alla messa in atto di un’area di libero scambio tra l’Ucraina e i Paesi dell’Unione europea a partire dal 1 gennaio 2016. È un clima nuovo quello registrato nel corso dell’ultimo dialogo trilaterale tra Commissione europea, Kiev e Mosca sulla messa in atto del cosiddetto Dcfta (Deep and comprehensive free trade area) tra Ue e Ucraina.
Il tema è sul tavolo da tempo: se ne parla sin dalla firma dell’accordo di associazione tra Ue e Ucraina nel giugno 2014, ma l’idea di un commercio privilegiato tra Kiev e i Ventotto ha sempre incontrato la forte opposizione di Mosca che era riuscita ad ottenere un posticipo dell’entrata in vigore delle agevolazioni commerciali di ben 15 mesi, fino ad arrivare appunto al 1 gennaio 2016. Un risultato che però non sembrava bastare al Cremlino che aveva continuato a spingere per un ulteriore rinvio, almeno fino al gennaio 2017. Questo fino ad oggi. Nel corso del nuovo incontro trilaterale tra il commissario al Commercio dell’Ue, Cecilia Malmstrom e i ministri degli Esteri ucraino, Pavlo Klimkin e dello Sviluppo economico russo, Alexey Ulyukaev, Mosca ha infatti rinunciato a chiedere un ulteriore posticipo.
L’entrata in vigore dell’accordo dal 1 gennaio 2016 “non è stata contestata dalla delegazione russa” e “il ministro russo ha cominciato la riunione dicendo che l’Ue e l’Ucraina possono fare quello che vogliono”, ha assicurato Malmstrom dopo il trilaterale. Mosca, ha anche fatto sapere la commissaria, “non ha avanzato minacce di alcun tipo” su eventuali misure di ritorsione contro Kiev per la messa in atto dell’accordo.
“Non abbiamo sollevato la questione” di un rinvio e “pensiamo si debba utilizzare del tempo di cui disponiamo nella maniera più efficace possibile”, ha commentato secondo l’agenzia russa Ria-Novosti anche il ministro russo. “Esco da questi negoziati – avrebbe aggiunto – con un sentimento di ottimismo misurato, ci sono segnali che indicano che ci capiamo gli uni gli altri”.
Il segnale distensivo non è passato inosservato a Bruxelles. Potrà avere impatti sulle tensioni tra Ue e Russia? “Può essere – commentano fonti europee – è stato detto chiaramente che, almeno in campo economico bisogna evitare che le tensioni aumentino ma anzi, lavorare perché diminuiscano”. In questo senso “c’è stato un segnale chiaro dalla Russia che l’Ue ha accolto favorevolmente”.
Nella dichiarazione congiunta, in cui si conferma l’entrata in vigore dell’accordo dall’inizio del prossimo anno, le parti “ribadiscono il loro impegno per uno sviluppo del commercio nella regione come mezzo per ottenere una crescita economica inclusiva”. Ue, Russia e Ucraina indicano anche di avere “concordato di intensificare gli sforzi e di avere incaricato gli esperti di trovare soluzioni pratiche alle preoccupazioni sollevate dalla Russia”.