Bruxelles – La Commissione europea svelarà domani (martedì) a Strasburgo il suo Piano per la Better Regulation, la semplificazione normativa che nei piani del presidente Jean-Claude Juncker dovrebbe rendere il lavoro dell’esecutivo di Bruxelles più efficace, tagliando norme inutili e assicurando di presentare solo direttive che riescano ad arrivare all’approvazione finale in tempi più ragionevoli o che comunque non restino bloccate per anni finendo poi per essere alla fine completamente stravolte.
Il lavoro è stato affidato al primo vicepresidente Frans Timmermans a cui Juncker ha dato proprio la delega della Better regulation. Fino ad ora il piano della Commissione si è manifestato solo nel ritiro di 73 delle 80 proposte di direttive o regolamenti comunitari che erano bloccate nelle stanze di Bruxelles e che secondo il nuovo esecutivo non sarebbero riuscite a terminare l’iter legislativo. Tra queste la vittima più illustre è stata la direttiva sulla “economia circolare”, che era stato presentato solo all’inizio dell’estate scorsa, e che prevedeva una gestione dei rifiuti tale da incentivare al massimo il riciclaggio delle materie prima, con norme e obiettivi vincolanti. Una decisione che ha scatenato vibranti proteste delle organizzazioni ambientaliste e di diversi parlamentari, ma Timmermans ha promesso che lo scopo del ritiro era solo il presentarne una più efficace.
Per il resto girano solo indiscrezioni sulla strategia messa a punto e che dovrebbe fondarsi su tre direttrici principali: migliori valutazioni di impatto delle direttive proposte attraverso la creazione di un “Regulatory Scrutiny Board” (Rbs) a cui verrà affidato il compito di analizzare proprio le valutazioni d’impatto fatte dall’esecutivo, maggiore trasparenza e maggiori consultazioni.
Il Rsb, secondo quanto rivelato da Politico, dovrebbe essere composto da sette membri: tre funzionari della Commissione, tre membri “esterni” e un presidente che sarà un vice segretario generale della Commissione responsabile per la Better regulation. Il board avrà lo scopo di ampliare la portata lavoro del comitato per la valutazione d’impatto, effettuando sia valutazioni retrospettive sia scrutando direttive ancora in cantiere. Al Rsb starebbe l’ultima parola per dare il via libera ad ogni nuovo progetto di iniziativa legislativa, prima che venga lanciato il lavoro politico tra i servizi della Commissione.
Nei piani di Timmermans c’è poi la creazione di uno ‘stakeholders forum’ con esperti alto livello, rappresentanti della società civile presieduto da Timmermans, che avrebbe lo scopo di svolgere continue consultazioni ed ottenere feedback sulle direttive in discussione.