Roma – Il disegno di legge di delegazione europea 2014 – con il quale si assegnano al governo le deleghe per il recepimento di direttive e altri atti normativi dell’Ue – ha ottenuto il via libera del Senato con 154 voti a favore, 5 contrari e 32 astenuti. “Grazie ai senatori per il lavoro serio, rapido e approfondito in prima lettura”, è il commento espresso su Twitter dal sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi, che ha seguito il provvedimento per conto dell’esecutivo.
Approvata legge delegazione europea al @SenatoStampa grazie ai Senatori per lavoro serio rapido approfondito in 1a lettura! @DipPoliticheUE
— Sandro Gozi (@sandrogozi) May 14, 2015
Il testo, che passa ora all’esame della Camera, affronta diverse materie. Alcune norme riguardano l’attuazione dell’Unione bancaria europea. L’esecutivo dovrà recepire le direttive europee riguardanti il meccanismo unico di vigilanza, la vigilanza sui depositi, la disciplina delle crisi bancarie e il ricorso a strumenti di intervento pubblico per questi casi. Il governo dovrà adottare un decreto legislativo anche in materia di lotta alla contraffazione dell’euro, intervenendo sul piano del diritto penale.
Sempre in ambito economico, il testo licenziato da Palazzo Madama prevede una delega per regolamentare il regime fiscale applicabile alle società madri e figlie con sedi in diversi Paesi Ue. Sul versante della protezione dei risparmiatori, si dovrà adeguare la normativa nazionale a quella comunitaria sui prodotti finanziari derivati Oct (quelli offerti al di fuori dei tradizionali mercati regolamentati) e sulle informazioni obbligatorie per i prodotti di investimento al dettaglio e per quelli assicurativi.
Riguardo alla concorrenza, il disegno di legge prevede un intervento per recepire la direttiva europea sui risarcimenti per le violazioni del divieto di operazioni di cartello tra le imprese e di abuso di posizione dominante.
Con l’obiettivo “di ostacolare un eccesso di offerta e la diffusione del fumo tra i minori”, il testo assegna al governo il compito di attuare la direttiva 2014/40/Ue sui tabacchi, e lo impegna a “stabilire anche un adeguato quadro normativo che riconosca il potenziale rischio ridotto dei prodotti del tabacco di nuova generazione”.
Tra gli atti comunitari che dovranno trovare attuazione c’è una decisione quadro del Consiglio Gai (Giustizia e Affari interni) che risale al 2009 e riguarda lo scambio di informazioni giudiziarie. Il disegno di legge impone infatti all’esecutivo di “introdurre un sistema informatizzato che si interfacci con il sistema europeo di informazione sui casellari giudiziali”.