Bruxelles – C’è ancora da lavorare “su amministrazione pubblica, mercato del lavoro e fiscalità”, ma la Commissione europea riconosce che “il governo italiano si è impegnato in un programma di riforme veramente ambizioso”. Dal punto di vista politico l’esecutivo comunitario sembra voler mandare un segnale di sostegno al nostro Paese nel giorno delle previsioni di primavera. Il vicepresidente Valdis Dombrovskis, responsabile per l’euro e il dialogo sociale, plaude agli sforzi dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi. “È chiaro che ci sono settori in cui Italia può fare ancora molto”, afferma, ma comunque “ ha presentato documenti ambiziosi in materia di riforme, anche fiscali”, riforme che ora “deve tradurre in essere”. I rilievi tecnici contenuti nelle raccomandazioni insomma non preoccupano l’esecutivo europeo. “I suggerimenti che abbiamo dato all’Italia li abbiamo dati anche ad altri Paesi, non diremo a nessuno che è perfetto”, ha continuato Dombrovskis.
E la Commissione non si mostra preoccupata nemmeno per l’impatto della sentenza della Consulta, che ha bocciato il blocco degli adeguamenti pensionistici previsto dalla legge Fornero e che richiederà fino a 16 miliardi di spese per i risarcimenti. “L’impatto dipenderà dalla operazionalizzazione che il governo darà alla sentenza”, dichiara il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici, secondo cui solo allora si valuterà “se ci sarà o meno la necessità di un nuovo rapporto”. Ma per il momento, assicura, “non abbiamo cambiato idea rispetto alla valutazione del 25 febbraio: non abbiamo intenzione di aprire una procedura per disavanzo o debito eccessivo, tutto è in carreggiata e accogliamo con favore gli sforzi di riforme del governo italiano”.