Bruxelles – La maggior parte delle donne dell’Unione europea ha dato alla luce il suo primo figlio tra i venti e i ventinove anni, con una media d’età di 28,7 anni. Lo dice un’indagine dell’Eurostat, l’ufficio statistico dell’Ue, che ha calcolato che il 51,2% di loro diventa madre per la prima volta in questo periodo mentre è il 40,6% a diventarlo nella decade successiva.
Nel 2013, anno relativo al sondaggio, l’età media delle madri al loro primo figlio variava considerevolmente tra un paese e l’altro dell’Unione, con uno scarto di cinque anni tra le più giovani e le più anziane. L’Italia è al vertice della classifica per quanto riguarda l’età del primo parto, 30,6 anni, mentre è lo stato dove minore è il numero dei neonati partoriti da madri adolescenti, con solo l’1,8% delle partorienti sotto i vent’anni. L’Italia detiene anche un altro primato, ovvero quello del maggior numero di neomamme sopra i quarant’anni, con il 6,1%, davanti alla Spagna che supera appena il 5%, al Lussemburgo e all’Irlanda, tra il 3% e il 4%.
Le madri più giovani sono quelle bulgare e quelle rumene, sotto i ventisei anni, seguite da quelle lettoni, estoni, polacche, lituane e slovacche, tra i ventisei e i ventisette anni. Dopo l’Italia, le più anziane sono le spagnole, le lussemburghesi e le greche, tutte attorno ai trent’anni. La Romania e la Bulgaria detengono il primato anche per le madri adolescenti, con rispettivamente il 15,6% e il 14,7%, seguite dall’Ungheria con l’11%, la Slovacchia col 10%, la Lettonia col 9% e il Regno Unito con l’8%.
Come in Italia, basso è il numero di madri adolescenti invece anche in Slovenia (vicino al 2%), nei Paesi Bassi, in Lussemburgo e a Cipro (tra il 2,2% e il 2,4%). Il numero minore di madri in età più avanzata invece, sotto all’1%, si riscontra in Polonia, in Slovacchia e in Lituania. In generale nel nostro paese si tende a dare alla luce il primo figlio tra i trenta e i trentanove anni, il che avviene per il 54,1% delle partorienti. Simili a noi l’Irlanda e la Grecia (tra il 52% e il 53%), mentre in testa si trova la Spagna con quasi il 60%.
Riguardo alle nascite registrate all’interno dell’Unione europea nel 2013 per più dell’80% sono primi o secondi parti, mentre per l’11,8% delle donne si tratta del terzo figlio e solo per il 5,6% del quarto. Tra gli stati membri, il tasso più elevato di quarte nascite è stato rilevato in Finlandia (10,4%), seguita, tra il 9% e il 9,5%, da Regno Unito, Romania e Irlanda.