Bruxelles – Nel voto in commissione Esteri del Parlamento europeo di questa settimana è stato approvato un emendamento del gruppo S&D che esprime la preoccupazione per il sostegno e i finanziamenti da parte della Russia dei partiti radicali ed estremisti negli Stati membri dell’UE e critica la Russia per la scelta di ospitare un incontro di partiti europei di estrema destra A San Pietroburgo, giudicandolo un insulto alla memoria di milioni di russi che hanno sacrificato le loro vite per salvare il mondo dal nazismo. S&D ha vinto, per un solo voto e contro l’opposizione del PPE e ECR.
Mentre si possono avere “legittime rimostranze con l’attuale amministrazione russa del presidente Vladimir Putin – spiega una nota del gruppo socialdemocratico – S & D sostiene che certo non si può mettere in discussione il ruolo innegabile il popolo russo ha giocato per sconfiggere il nazismo. Questo non è altro che l’espressione della russofobia della destra”.
Secondo Knut Fleckenstein, vice presidente S&D responsabile degli affari esteri, “è profondamente inquietante che in un momento in cui la cancelliera tedesca Angela Merkel è in visita a Mosca, nel tentativo di disinnescare le tensioni, la sua famiglia politica del Parlamento europeo mini sfacciatamente questi sforzi”. Per Fleckenstein i membri del PPE (popolari) e ECR (i conservatori britannici) che hanno votato contro questo emendamento “devono ricordare che le relazioni estere, soprattutto in un momento così delicato l’Europa sta attraversando, non sono un’arena per realizzare punti di politica interna a basso costo”.
Per la relatrice ombra S&D Liisa Jaakonsaari “nel corso dei negoziati molto difficili, siamo riusciti a tenere aperti tutti i canali di dialogo senza precondizioni e mettendo questo report in una prospettiva a lungo termine di un nuovo impegno di cooperazione con la Russia, a patto che la Russia attui pienamente gli accordi Minsk e rispetti l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina”. “Non c’è pace in Europa senza la Russia”, conclude Jaakonsaari citando l’ex cancelliere tedesco Helmut Schmidt.