Bruxelles – Nel corso del 2014 è più che raddoppiato il numero di richiedenti asilo a cui l’Unione europea ha accordato la sua protezione. Lo riportano i dati Eurostat secondo cui in tutto, lo scorso anno, i Paesi membri hanno accolto 185 mila persone. Allargando l’orizzonte a partire dal 2008 si superano le 750 mila persone. Nel corso degli ultimi 12 mesi, dei due terzi delle domande si sono fatti carico solo quattro Paesi Ue tra cui l’Italia: in Germania hanno ottenuto protezione 47.600 persone (con un aumento dell’82% rispetto al 2013), in Svezia 33 mila, in Francia, 20.600 e altrettanti in Italia dove la cifra è più alta del 42% rispetto a quella dell’anno precedente.
Tra i 185 mila accolti nell’Ue, il 56% (104 mila persone) ha ottenuto lo status di rifugiato, il 33% (61 mila persone) la protezione sussidiaria e l’11% (20 mila) un permesso di soggiorno per ragioni umanitarie. Il tasso di risposte positive alle domande d’asilo presentante, a livello europeo, è del 45%. Italia più “generosa” rispetto alla media con un tasso di domande accolte che arriva al 59% contro il 42% di Germania e il 22% della Francia.
I principali beneficiari della protezione Ue, nel 2014, sono stati i cittadini siriani il cui numero è quasi raddoppiato rispetto allo scorso anno: ne sono stati accolti bene 68.400, il 37% del totale delle domande accolte nell’Ue. Seguono gli eritrei con 14.600 domande accolte (8%) e afghani con 14.100 (8%). Queste tre nazionalità insieme rappresentano oltre la metà delle persone che hanno beneficiato di protezione a livello europeo nel 2014. Nel nostro Paese sono stati accolti soprattutto cittadini pakistani, afghani e nigeriani.