Bruxelles – Stanziare fondi per finanziare progetti di contrasto “soft” alla Russia, in particolare per combattere la propaganda diffusa da Mosca. A chiederlo a Commissione europea e Stati membri è il Parlamento Ue che in commissione Affari esteri ha votato a larga maggioranza (53 voti favorevoli, 10 contrari e 3 astenuti) una relazione sui rapporti tra Unione europea e Russia dopo la crisi ucraina. Un ritorno al “business as usual”, sottolineano gli eurodeputati, è fuori questione visto che con l’annessione illegale della Crimea e la condotta nel conflitto in est Ucraina la Russia “ha profondamente danneggiato le sue relazioni con l’Ue” e “non può più essere considerato un partner strategico”. Occorre invece, secondo il Parlamento, che l’Ue “rivaluti le sue relazioni” con Mosca e prepari un piano per contrastare “le sue politiche aggressive e divisive”.
In particolare, sottolineano i deputati, è necessario che siano stanziati fondi per contrastare la propaganda della Russia di Vladimir Putin in Europa ma non solo, e per fornire informazione obiettiva all’opinione pubblica nei Paesi orientali che sono partner dell’Ue, sviluppando media alternativi a quelli controllati dallo Stato, in lingua russa.
Secondo il Parlamento, poi, l’esecutivo comunitario e i Paesi Ue dovrebbero anche mettere in piedi un meccanismo per monitorare i finanziamenti russi e l’assistenza politica o tecnica che Mosca fornisce ai partiti politici e ad altre organizzazioni nell’Ue e valutare la sua influenza nella vita politica e sull’opinione pubblica nell’Ue e nei suoi Stati orientali.
È necessario secondo gli eurodeputati, che la Commissione europea metta anche in cantiere un programma “più ambizioso di assistenza finanziaria alla società civile russa” e che continui a supportare i difensori dei diritti umani, i blogger, media indipendenti, accademici e organizzazioni non governative. I membri della Commissione ambiente si dicono infatti preoccupati per la tutela delle libertà fondamentali nel Paese, viste le restrizioni imposte alle Ong e la limitazione dei diritti delle persone Lgbti.
Il Parlamento chiede agli Stati membri di essere solidali tra loro nella posizione contro Mosca evitando di intraprendere relazioni bilaterali e accordi con la Russia. In particolare la richiesta è a interrompere la cooperazione con la Russia nel settore della difesa e rinforzare, invece, la politica estera e di sicurezza comune europea. La cooperazione con Mosca, per il Parlamento, si potrà riprendere quando questa mostrerà rispetto per l’integrità territoriale e la sovranità ell’Ucraina, Crimea inclusa, e metterà in atto pienamente gli accordi di Minsk.